La figura di Cleopatra ha destato sempre un grande interesse. La regina che affascinò con la sua bellezza e la sua intelligenza due grandi condottieri romani ha lasciato un segno indelebile non solo nella storia, di lei restano infatti, molti ritratti e sculture, oltre a film e pieces teatrali.
Categoria: Archeologia
Una tavoletta babilonese di 3.500 anni contiene la raffigurazione più antica di un fantasma finora scoperta.
L’anello di Carvilio, ritrovato al dito di una matrona romana durante degli scavi sulla via Latina, testimonia il profondo dolore e al contempo il grande amore di una madre per suo figlio.
Il 3 giugno del 1968, a pochi chilometri da Paestum, in una piccola necropoli, è stata ritrovata la tomba del Tuffatore. La scoperta è avvenuta nel corso di una campagna di scavo, guidata dall’archeologo Mario Napoli (1915-1976).
L’epitaffio di Sicilo inciso su una lapide nel I o II secolo d.C., quindi quasi 2000 anni fa, è la più antica composizione musicale sopravvissuta.
I tarocchi nascono come gioco, nel corso dei secoli acquisiscono un significato esoterico. Tra le carte denominate Arcani maggiori, prendiamo in esame la tredicesima: “La Morte”.
Le piramidi, dall’etimologia della parola alle strutture edificate dalle varie civiltà e tuttora visibili, conservano ancora, a distanza di secoli, tutto il loro fascino simbolico e un’intramontabile aura di mistero.
Il termine “catabasi” ha origine dal greco “katábasis”, che significa “discesa”. È composto da katá “giù” e básis “cammino”.
Il funerale vichingo era fastoso e in termini di costi, piuttosto oneroso, nonostante tutto, i doni al defunto non erano mai considerati uno spreco.
Il tumulo restava come monumento, a dimostrazione della posizione sociale degli eredi del defunto.
Inoltre, nella celebrazione funebre dei Vichinghi, un ruolo fondamentale era rivestito dalla barca funeraria: su di essa avveniva la cremazione dei defunti.
In un’antica tomba cinese, di mille anni fa, sono stati rinvenuti i resti di due sposi. La singolarità di questa sepoltura è una piccola finestra, detta “ponte fatato”, che collega le due sezioni della tomba.