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Morte di Cleopatra, l’ultima regina d’Egitto

La figura di Cleopatra ha destato sempre un grande interesse. La regina che affascinò con la sua bellezza e la sua intelligenza due grandi condottieri romani ha lasciato un segno indelebile non solo nella storia, di lei restano infatti, molti ritratti e sculture, oltre a film e pieces teatrali.

La figura di Cleopatra ha destato sempre un grande interesse. La regina che affascinò con la sua bellezza e la sua intelligenza due grandi condottieri romani ha lasciato un segno indelebile non solo nella storia, di lei restano infatti, molti ritratti e sculture, oltre a film e pieces teatrali.

Vieni, rettile omicida; l’aguzzo tuo dente squarci con un sol morso tutta la trama della mia vita. Su, povero rettile, adirati, e compi l’opera tua” (William Shakespeare, “Antonio e Cleopatra”, Atto V, traduzione di Carlo Rusconi 1858)

Il nome Cleopatra (70/69 a.C. – Alessandria d’Egitto, 12 agosto 30 a.C.) era di origine greca e significa “gloria del padre”, nel senso di “di stirpe gloriosa”. Questo perché la sovrana, che regnò dal 52 a.C. sino alla sua morte, non era egiziana, ma greco-macedone.

Apparteneva, infatti, a una dinastia di invasori, i Tolomei, che da circa trecento anni regnavano sull’Egitto e in effetti, il suo nome completo era Cleopatra Tea Filopatora, cioè “Cleopatra dea che ama il padre”.
Nonostante sia la sola a essere ricordata nella storia, ci furono prima di lei altre sei donne che portavano il suo stesso nome, tanto che, attualmente, gli storici per evitare possibili confusioni la chiamano Cleopatra VII.

La famosa e ultima regina d’Egitto morì il 10 o il 12 di agosto dell’anno 30, quasi certamente suicida, per evitare di essere esibita come trofeo di guerra dal suo vincitore, Ottaviano.
In base ad alcuni resoconti, sappiamo che i soldati dell’imperatore romano irruppero nelle sue stanze e trovarono Cleopatra morta in compagnia delle sue due ancelle moribonde, una ai piedi della regina, l’altra ancora intenta a sistemarle il diadema.

I soldati cercarono di salvare la regina, ma fu tutto inutile. Sul braccio di Cleopatra sembra ci fossero due lievi segni di puntura, per questo si credette che la causa della sua morte fosse stato il morso di un aspide (cobra egiziano), mentre altri sostengono l’ipotesi dell’ingestione di un veleno.
In ogni caso, che sia stato il morso letale di un rettile o una sostanza tossica, il suicidio di Cleopatra è stata una vittoria postuma della regina su Ottaviano, perché il futuro imperatore non poté condurla viva a Roma ed esibirla in modo umiliante nella processione trionfale con cui intendeva celebrare la sua conquista dell’Egitto.

Anche Marco Antonio, membro del secondo triunvirato e amante di Cleopatra, aveva evitato il disonore della sconfitta suicidandosi alcuni giorni prima della regina.
Già un anno prima della loro morte, la loro sorte era già segnata, dal momento in cui la loro flotta era stata sconfitta nella battaglia di Azio (nel settembre del 31 a.C.). sulla costa ionica della Grecia.
Dopo la disfatta, Cleopatra si era rifugiata ad Alessandria, la capitale del suo regno, e fu raggiunta rapidamente anche da Marco Antonio.

Nell’estate del 30 a.C., Alessandria era sotto assedio delle truppe romane e Cleopatra tentò un’ultima mossa difensiva: si rifugiò nel mausoleo dei Tolomei, il luogo più inespugnabile del suo palazzo.
Nel frattempo, alle porte della città, Antonio a fianco dei suoi ultimi fedeli compagni combatteva per respingere l’incursione della cavalleria di Ottaviano e tentava in ogni modo di prolungare l’assedio.

Purtroppo per i due amanti, i loro sostenitori iniziarono a defilarsi, mentre era chiaro che sarebbero stati a breve sconfitti dalle truppe di Ottaviano. Attorno ad Antonio, rimasero solo pochi amici fedeli che restarono con lui fino alla morte.
Quando, la flotta del condottiero si arrese, passando al nemico, e provocando anche la diserzione della cavalleria, Antonio probabilmente si sentì sopraffatto dagli eventi e in particolare, fu colpito da una voce che circolava, secondo cui Cleopatra si era suicidata, così si uccise con la sua spada.

Nonostante le infauste circostanze, Cleopatra pensava di poter comunque trovare un accordo con l’aggressore, al fine di salvare se stessa e i suoi figli, ma le ambasciate da lei inviate a Ottaviano ottennero risposte ambigue. Del resto il futuro imperatore non poteva di certo lasciare in vita, Cesarione, il figlio che Cleopatra aveva avuto da Giulio Cesare, in quanto era una minaccia per il suo futuro politico.

Possiamo con un certo margine di dubbio ricostruire l’ultimo giorno di Cleopatra attraverso i racconti piuttosto dettagliati di due storici di epoca romana: Cassio Dione e Plutarco.
Nei resoconti ci sono delle contraddizioni e non sappiamo quanto abbiano lasciato andare la penna e fin dove, invece, si siano attenuti ai fatti concreti.

Innanzitutto, ci si chiede se a uccidere Cleopatra sia stato davvero un aspide, come finora abbiamo creduto.
Gli storici moderni sembrano avere riserve sull’argomento, riserve di ordine pratico. Infatti, un aspide può misurare dagli 150 ai 170 centimetri di lunghezza e quindi, sembra piuttosto improbabile che potesse essere nascosto in una cesta di fichi, che la regina mangiò prima di morire. Oltretutto, è piuttosto difficile che lo stesso serpente potesse mordere a morte ben tre persone: Cleopatra e le sue due ancelle.
In seguito a tali ragionamenti, l’ipotesi più certa è che Cleopatra si sia suicidata ingerendo una pozione o un unguento tossico.

A dare maggiore credito all’uso di un veleno ci sono poi gli esperimenti con i veleni di cui ci ha narrato Plutarco. Pare che, di ritorno ad Alessandria, dopo la disfatta di Azio, Cleopatra provò i vari veleni che possedeva su animali e prigionieri, al fine di testare quale di essi fosse più letale e al contempo, più indolore.

Restando i dubbi riguardo al mezzo impiegato dalla regina per suicidarsi, conosciamo però, i suoi ultimi spostamenti: il mattino fece visita alla tomba di Antonio e secondo Plutarco, pronunciò tra le lacrime un discorso straziante, poi pose una corona sulla sepoltura e la baciò prima di andarsene.

Nel pomeriggio, si fece preparare un bagno e ordinò di allestire un banchetto. Alla fine della cena, si fece recapitare la famosa cesta di fichi e inviò un messaggio a Ottaviano.
Dopo cena, restò sola con le sue ancelle, Ira e Carmiana, e mise in atto il suo suicidio.

Ricevuto il messaggio, Ottaviano inviò due uomini da Cleopatra e invano fece somministrare un antidoto per salvare la vita della regina: era giunto troppo tardi.

Cleopatra sarà sepolta con tutti gli onori vicino al corpo di Marco Antonio, come lei stessa aveva chiesto. Ira e Carmiana, le due ancelle che si sono uccise insieme alla loro regina, furono tumulate con lei, ma le fonti non svelarono il luogo della sepoltura.

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