L’epitaffio di Sicilo inciso su una lapide nel I o II secolo d.C., quindi quasi 2000 anni fa, è la più antica composizione musicale sopravvissuta.

L’epitaffio di Sicilo inciso su una lapide nel I o II secolo d.C., quindi quasi 2000 anni fa, è la più antica composizione musicale sopravvissuta.
Il Centre des Monuments Nationaux (CMN) ha annunciato l’apertura gratuita, il 4 e 5 dicembre, del Panthéon di Parigi, in occasione dell’arrivo delle spoglie di Joséphine Baker che saranno accolte nel mausoleo il 30 novembre.
Morti accidentali, sucidi, incidenti e decessi causati da abusi di alcol e droga sono la cifra che accomuna il “Club 27”, un’espressione giornalistica coniata per indicare una macabra coincidenza: la prematura scomparsa di artisti, soprattutto cantanti rock, all’età di 27 anni.
Sono davvero tante le storie che si intrecciano attorno a l’immagine folcloristica dell’Olandese Volante, il vascello costretto con il suo equipaggio a viaggiare per l’eternità.
La “Messa da Requiem” di Verdi è la traduzione in musica di un dolore personale. Le parole della liturgia sacra hanno lo scopo di manifestare le emozioni che ci travolgono quando muore una persona cara.
Alcesti, figlia del re di Iolco, Pelia e di Anassibia, è un personaggio della mitologia greca, ricordato per il suo amore profondo per il consorte, Admeto, il re di Fere.
Il gesto estremo di questa eroina mitologica è stato declinato in varie opere artistiche: teatrali e musicali.
Le lamentazioni erano forme poetiche e musicali concepite per esprimere il dolore o il lutto. Sia in poesia sia in musica ne esistono molti esempi famosi.
“Kindertotenlieder” sono un ciclo di romanze per voce e orchestra di Gustav Mahler. Il musicista ha tratto ispirazione per la sua composizione dall’omonima raccolta di poesie di Friedrich Rückert.
“Le tombeau de Couperin”, composta tra il 1914 e il 1917, durante la Prima guerra mondiale, è una suite per pianoforte di Maurice Ravel (1875-1937); ciascun movimento dell’opera è dedicato a un amico del compositore caduto in guerra.
Il “Funerale con musica” o “funerale jazz” è un singolare modo di accompagnare un defunto alla sua ultima dimora, concedendo spazio a canti, danze e al suono degli ottoni.