“Becchino” è un termine dalla lunga storia e dall’etimologia incerta. Le ipotesi sul suo significato sono diverse e tutte piuttosto interessanti.
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“Il funerale di Shelley” è un dipinto di Louis Édouard Fournier che sembra quasi un’istantanea della cerimonia di cremazione, svoltasi il 18 luglio 1822, sulla spiaggia di Viareggio, dieci giorni dopo la morte del poeta britannico.
Arnold Böcklin (Basilea, 16 ottobre 1827 – San Domenico di Fiesole, 16 gennaio 1901), principale esponente del simbolismo tedesco, è stato pittore, scultore, disegnatore e grafico.
Durante il Medioevo si cristallizzano alcuni rituali funebri, tuttora applicati, inoltre, nasce la figura dell’impresario di onoranze funebri.
Virginia Woolf non ci ha lasciato solo grandi opere letterarie, ma attraverso la sua scrittura, ci ha mostrato uno scorcio della sua complessa e tormentata umanità che continua a farci riflettere.
Caravaggio è stato un grande artista che ha rivoluzionato alcune caratteristiche della pittura. Ebbe una vita irrequieta, proprio come il suo animo, e affrontò molte vicissitudini nella sua breve esistenza.
Alcuni sui dipinti, che oggi sono ritenuti dei capolavori, furono giudicati scandalosi dai suoi committenti, uno di questi è la “Morte della Vergine”.
La notte di San Lorenzo non rappresenta per tutti una ricorrenza positiva, legata alla consuetudine di esprimere desideri, dopo aver visto una “stella cadente” solcare il cielo.
Non lo è stata di certo per Giovanni Pascoli che nella notte del 10 agosto del 1867 perse suo padre a soli dodici anni.
In questo periodo, in cui il Covid ha messo a nudo tutte le nostre fragilità e ci ha privato della presenza di molti dei nostri cari, la poesia “Solo la morte” di Pablo Neruda (1904 – 1973) mi sembra riassumere e rappresentare in modo adeguato il volto stravolto di questi tempi.
Esistono molte poesie dedicate al tema della morte, scritte con l’intento di darne una definizione, una convincente spiegazione o più semplicemente, aiutarci ad accettare questo inevitabile passaggio.
In una sua poesia, il poeta Fernando Pessoa ne ha dato una sua personale descrizione.
Nella poesia “A mia madre”, Montale esprime la sua idea di immortalità che nella sua visione pagana della vita non è legata al divino, bensì alla forza dei sentimenti e del ricordo.