Gli Etruschi credevano che la terra fosse composta da tunnel concentrici che sfociavano in un ignoto luogo dell’Asia Centrale. Secondo le loro convinzioni in tali recessi del sottosuolo era ubicato il regno di Agarthi, un regno parallelo, abitato da esseri di intelligenza superiore, detentori delle grandi verità che gli uomini hanno sempre desiderato conoscere.
Categoria: Archeologia
L’idea che gli Etruschi avevano dell’aldilà cambiò sostanziosamente nell’arco di tempo in cui la loro civiltà si sviluppò, crebbe e poi si estinse. Passarono dalla visione di un luogo sereno e positivo a uno fatto di tenebre e sofferenza.
Gli Etruschi avevano un rapporto complicato con la morte che, nei secoli in cui la loro civiltà crebbe e si diffuse, attraversò fasi diverse. Le loro necropoli erano vere e proprie città nella città e le tombe erano singolari repliche delle abitazioni dei vivi.
Nell’antica Grecia, la coefora (khoēphorós, composto di khoḗ “libagione” e -phoros “-foro”) era la donna che portava libagioni e doni funerari. Il termine è però più conosciuto al plurale, come titolo di una tragedia di Eschilo.
Se la parola treno o trenodia vi fa venire in mente stazioni vuote e vagoni affollati, siete fuori strada. Questo termine significa tutt’altro e le sue origini risalgono all’antica Grecia.
“Memento mori” (ricordati che devi morire) è una nota locuzione latina che dalla civiltà greca è sfociata in quella romana, e da qui, alla cultura cristiana. Tuttora, è usata per ricordare a chiunque la brevità dell’esistenza.
Gli antichi romani erano soliti portare a tavola un curioso quanto macabro oggetto che in latino era detto larva convivialis, uno scheletro in miniatura che fungeva da monito alla brevità e caducità della vita e invitava a godere dei piaceri terreni.
Persefone era la figlia di Demetra e Zeus (o di Zeus e della dea del fiume Stige), e la sposa di Ade, re dell’oltretomba. Il suo mito raffigura l’alternarsi delle stagioni.
Catacomba: dall’etimo katà kumbas – “presso le cavità“, è il termine utilizzato per il camposanto sotterraneo dedicato a San Sebastiano, che si contestualizza nel IV secolo. Altresì, si fa riferimento a ad catacumbas, dal greco κατὰ κύμβας ovvero “presso le grotte”. Altro termine noto e più antico per questo tipo di sepoltura è cryptae, la cui […]
E’ a partire dal IV secolo che iniziamo ad osservare diversi tipi di tombe dell’epoca post classica. Distinguiamo le tombe a sarcofago a cassa litica, in forma rettangolare o richiamante la forma del corpo umano, in piombo o in terracotta, con una sorta di cuscinetto sotto il capo del defunto ed un coperchio a duplice […]