Nella poesia “La tessitrice” di Giovanni Pascoli il tema della morte è accompagnato a quello del ricordo e dell’amore perduto.
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L’Elegia scritta in un cimitero di campagna è un’opera di Thomas Gray; ambientata nel cimitero di Stoke Poges, è una disamina sul tema della morte.
Nella mitologia greca, Macaria o Makaria è una dea. Il suo nome significa “benedetta” e incarna la morte beata.
“Kindertotenlieder” sono un ciclo di romanze per voce e orchestra di Gustav Mahler. Il musicista ha tratto ispirazione per la sua composizione dall’omonima raccolta di poesie di Friedrich Rückert.
La figura della morte ha visto nei secoli, e di cultura in cultura, mutare le sue sembianze e le sue caratteristiche.
Ecate o Hekate o Hekat, evocata da chi si dedicava alla necromanzia e alla magia nera, era la signora dell’oscurità; dominava sui morti, sulla notte, sulla luna e sui demoni malvagi.
Note anche come “Moire”, secondo la dicitura ellenica, sono le figlie di Temi e Zeus, personificazione del fato di ogni individuo: l’uomo infatti, secondo il mito, possiede un filo che viene tessuto, svolto ed infine reciso dalle tre Parche. « Per seconda sposò la splendida Thémis, che generò le Ore(Eunomie, Dike ed Eirene fiorente) che vegliano […]
Gli Etruschi avevano un rapporto complicato con la morte che, nei secoli in cui la loro civiltà crebbe e si diffuse, attraversò fasi diverse. Le loro necropoli erano vere e proprie città nella città e le tombe erano singolari repliche delle abitazioni dei vivi.
Decenni or sono alcuni archeologi trovarono, in un antichissimo tempio azteco in Messico, alcuni oggetti particolari a forma di teschio. Tempo dopo si scoprì che si trattava dei “fischi della morte”, il cui rumore pare assomigliasse terribilmente alle urla umane. Non solo profezie. Guerra psicologica? Incutere terrore nel nemico sul campo di battaglia? Proviamo a […]
Alcuni termini legati alla morte e al dolore che usiamo quotidianamente hanno origini antiche e traggono il loro significato da una particolare combinazione di parole. Vale la pena soffermarsi su di essi per conoscerli un po’ più da vicino.