Categorie
Cultura Curiosità musica

Il “Club 27”: quando mortali coincidenze diventano leggenda

Morti accidentali, sucidi, incidenti e decessi causati da abusi di alcol e droga sono la cifra che accomuna il “Club 27”, un’espressione giornalistica coniata per indicare una macabra coincidenza: la prematura scomparsa di artisti, soprattutto cantanti rock, all’età di 27 anni.

Morti accidentali, sucidi, incidenti e decessi causati da abusi di alcol e droga sono la cifra che accomuna il “Club 27”, un’espressione giornalistica coniata per indicare una macabra coincidenza: la prematura scomparsa di artisti, soprattutto cantanti rock, all’età di 27 anni.

Sembra che l’espressione “Club 27” derivi da una dichiarazione della madre di Cobain, che riferendosi al figlio Kurt disse: “Ora è andato e si è unito a quello stupido club. Gli avevo detto di non unirsi a quello stupido club”.

In ogni caso, questa singolare espressione iniziò a comparire nella stampa a carattere musicale dal 1994, e diventò, per così dire, ufficiale, in occasione della morte del ventisettenne Kurt Cobain, morte che fu collegata ai decessi di altri artisti come, Brian Jones, Jimi Hendrix, Janis Joplin e Jim Morrison, anche loro spirati tutti all’età di 27 anni, nel triennio compreso tra il 1969 e il 1971.

Esiste anche una variante “J27”, che oltre all’età, considera anche la lettera “J” come iniziale del nome o del cognome di coloro che hanno subito lo stesso tragico destino a soli ventisette anni.

Successivamente, l’espressione “Club 27” fu allargata ad altri musicisti, come Amy Winehouse, deceduta nel 2011 e persino ad artisti, morti alla medesima età, ma in epoche precedenti, come Robert Johnson (1938).

Ci fu anche chi teorizzò un patto col diavolo, stretto dai membri del club. Questa fantasiosa ipotesi si fa risalire al brano “Me and the Devil Blues” di Robert Johnson, in cui sono presenti alcune frasi “chiave”: “Hello Satan, I believe it’s time to go“; “You may bury my body down by the highway side, so my old evil spirit can get a Greyhound bus and ride” (Ciao Satana, credo sia il momento di andare; Puoi seppellire il mio corpo, giù dal lato dell’autostrada così il mio vecchio spirito malvagio può prendere un autobus Greyhound e guidare).
Esiste anche un’altra leggenda che lega Johnson a un incrocio, in cui sembra sia avvenuto il suo primo incontro col diavolo.

In realtà, nelle tragiche morti del “Club 27” non vi è nulla di soprannaturale, principalmente, i decessi sono stati causati da abuso di alcol o droga, da incidenti, suicidi, ma ci sono anche casi di malattia, avvelenamento e, addirittura, di omicidio.

Negli anni, il “Club 27” ha visto rimpinguarsi tristemente le sue fila.
Jimi Hendrix (27 novembre 1942 – 18 settembre 1970) asfissiato nel sonno a causa del suo stesso vomito, per intossicazione da barbiturici; Brian-Jones (28 febbraio 1942 – 3 luglio 1969, fondatore dei Rolling Stones) affogato nella sua piscina, aveva il fegato e il cuore danneggiati dall’abuso di alcol e droga); Janis Joplin (19 gennaio 1943 – 4 ottobre 1970) morì per un’overdose da eroina; Mia Zapata (25 agosto 1965 – 7 luglio 1993 i Gits) assassinata, mentre tornava a casa da un locale di musica; Jim Morrison (8 dicembre 1943 – 3 luglio 1971, The Doors) insufficienza cardiaca; Robert Johnson (8 maggio 1911 – 16 agosto 1938) morto per avvelenamento da stricnina e per colpa di una polmonite; Amy Winehouse (14 settembre 1983 – 23 luglio 2011) deceduta per intossicazione da alcol; Kurt Cobain (20 febbraio 1967 – 5 aprile 1994, Nirvana) si è suicidato con un fucile, dopo aver assunto elevate dosi di eroina; Kristen Pfaff (26 maggio 1967 – 16 giugno 1994, Hole) il suo corpo fu trovato, esanime, nella vasca da bagno, causa della morte: overdose di eroina; Freaky Tah (14 maggio 1971 – 28 marzo 1999, Lost Boyz) colpito mortalmente da Kelvin Jones, mentre andava verso l’uscita di un hotel Sheraton nel Queens, New York, si trattò di un caso di scambio di persona; D. Boon ((1° aprile 1958 – 22 dicembre 1985, Minutemen) rimase ucciso in un incidente d’auto); Richey Edwards (22 dicembre 1967 – 1° febbraio 1995, Manic Street Preachers) scomparve nel 1995, è fu dichiarato “presunto morto” nel 2008; Ron “Pigpen” McKernan (8 settembre 1945 – 8 marzo 1973, The Grateful Dead) fu trovato morto a causa di un’emorragia gastrointestinale; Pete Ham (27 aprile 1947 – 24 aprile 1975, Badfinger) s’impiccò nel garage della propria abitazione a Surrey; Valentín Elizalde (1° febbraio 1979 – 25 Novembre 2006) ucciso a colpi di arma da fuoco, si pensa a causa dei testi della sua canzone “A Mis Enemigos”, invisi alla gang del narcotraffico Los Zetas; Dave Alexander (3 giugno 1947 – 10 febbraio 1975, The Stooges) morì in ospedale, per un’infiammazione del pancreas complicata da una polmonite; Jacob Miller (4 maggio 1952 – 23 marzo 1980, Inner Circle) morì a causa di ferite mortali, riportate in seguito a un incidente stradale; Chris Bell (12 gennaio 1951 – 27 dicembre 1978, Big Star) deceduto a causa di un incidente stradale, mentre si trovava a bordo della sua Triumph TR7; Alan Wilson (4 luglio 1943 – 3 settembre 1970, Canned Heat) morì per un’overdose di barbiturici, alcuni colleghi sostengono si sia tolto la vita, ma non ci sono prove a favore di questa tesi.

Caparezza, noto rapper e cantautore italiano, ha citato in modo curioso Il “Club 27”, nella canzone “Campione dei Novanta” del suo ottavo album “Exuvia”: “Aggiungi il vecchio me dentro il Club 27, risorto nel 2000 e mi sembra evidente”.
Il musicista nel testo fa riferimento a quando cambiò il suo nome d’arte: da Mikimix a quello attuale, proprio all’età di 27 anni.

Pinterest
Pinterest
fb-share-icon
LinkedIn
LinkedIn
Share
Instagram