Per Franz Schubert, il tema della morte e la fanciulla, prima come Lied e poi quartetto, assume la forma di un dialogo musicale nel quale le frasi di una fanciulla terrorizzata e incredula si oppongono all’eloquio composto e suadente della morte.
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La Danza Macabra (Danse macabre) op. 40 di Camille Saint-Saëns, in origine è una chanson per voce e pianoforte, successivamente fu strumentata e divenne un poema sinfonico. È una composizione vivace e trascinante che riecheggia in modo ironico e coinvolgente sia il muoversi in processione tenendosi per mano sia l’invito della morte a danzare.
Di epoca tardomedievale, la danza macabra era un memento mori (ricordati che devi morire) e raffigurava una danza tra uomini e scheletri.
Nello Skogskyrkogården, il Cimitero del Bosco di Stoccolma, la grande protagonista non è la morte, bensì la natura.
Realizzato nel corso del Novecento, questo cimitero fa riflettere chiunque lo attraversi, si soffermi nei viali o tra la lapidi sulla piccolezza dell’uomo di fronte alla grandezza dell’universo.
Macbeth (The Tragedy of Macbeth), considerata una fra le più note tragedie di Shakespeare, è un’opera cruenta, segnata dal male che getta la sua ombra funesta su personaggi e avvenimenti.
Ambizione e sete di potere sono il motore della storia e i due personaggi principali, pur di vedere soddisfatte le loro brame si macchieranno di molti orrori e terribili crudeltà.
Otello (The Tragedy of Othello, the Moor of Venice) è il dramma della gelosia, ma Shakespeare in questa tragedia mette in scena anche l’amore puro e ignaro, l’invidia corrosiva e distruttiva, l’abilità intrigante e manipolatoria e soprattutto, la lacerante distanza tra menzogna e verità, tra apparenza e realtà.
Scritta molto probabilmente a cavallo tra il 1600 e il 1602, Amleto (The Tragedy of Hamlet, Prince of Denmark) è una delle tragedie di Shakespeare tra le più famose e maggiormente rappresentate.
Composta da ben 30.557 parole è la più lunga opera teatrale di Shakespeare.
Tradotta in quasi tutte le lingue esistenti, è ritenuta il capolavoro assoluto del drammaturgo inglese ed è una tra le più grandi opere della letteratura.
Spesso, la Morte, è colei che dà senso ai luoghi. E molti luoghi risultano essere dimora di..maledizioni e di presagi infausti! Venezia è una città magica, e abbiamo già avuto modo di incontrarla imbattendoci nel suo Cimitero di San Michele in Isola (https://blog.necrologi-italia.it/il-cimitero-di-san-michele-venezia/). E’ altresì una città gravida di storie misteriose e curiose: dalle avventure […]
Gli Egizi credevano che l’anima tornasse periodicamente a visitare il corpo che l’aveva ospitata, per accertarsi che fosse ancora integro, quindi, praticavano la mummificazione per consentire alle anime dei defunti di vivere pacificamente nell’aldilà.
Gli Egizi avevano una raccolta di formule per aiutare e proteggere il defunto nel suo viaggio nell’oltretomba, noto con l’appellativo di Libro dei morti.