Una tavoletta babilonese di 3.500 anni contiene la raffigurazione più antica di un fantasma finora scoperta.

Una tavoletta babilonese di 3.500 anni contiene la raffigurazione più antica di un fantasma finora scoperta.
La chiesa di Santa Croce è sempre stata considerata luogo privilegiato della memoria, in quanto ha accolto le sepolture di molti personaggi famosi e figure di spicco religiosi e non, esattamente come molte altre chiese, conventi o confraternite che ugualmente ospitano le spoglie di defunti per tramandarne il ricordo.
I crisantemi, piante ornamentali, originarie di molte parti del mondo e con un gran numero di ibridi e varietà, in Italia, sono generalmente associati al lutto.
I dolci dei morti sono un’antica usanza, diffusa in tutta Europa, ma soprattutto in Italia, dove nei giorni tra il 1° e il 2 novembre si preparano e si consumano in onore dei defunti.
“Becchino” è un termine dalla lunga storia e dall’etimologia incerta. Le ipotesi sul suo significato sono diverse e tutte piuttosto interessanti.
Durante il Medioevo si cristallizzano alcuni rituali funebri, tuttora applicati, inoltre, nasce la figura dell’impresario di onoranze funebri.
Mitologia e religione hanno cercato di raffigurare il mondo dell’oltretomba, il luogo dove i defunti approdano dopo l’esistenza terrena; nella Bibbia ebraica questo luogo era denominato Sheol.
Nella poesia “A mia madre”, Montale esprime la sua idea di immortalità che nella sua visione pagana della vita non è legata al divino, bensì alla forza dei sentimenti e del ricordo.
Nell’antichità, il Necromanteion era il luogo in cui era possibile comunicare con l’aldilà, qui accorrevano i fedeli, per colloquiare con i loro antenati defunti.
Il termine Ade identificava sia un personaggio della mitologia greca, re dell’oltretomba, sia il regno delle anime greche e romane da lui governato.
Era una divinità potente, ma rispetto agli altri dei dell’Olimpo, si trovò a occupare un ruolo marginale.