“Bodegon” è il termine che identifica il genere artistico della natura morta che si è affermato in Spagna; parallelo alle definizioni di “still life”, inglese, e di “vanitas” degli antichi Paesi Bassi.
Categoria: arte
L’asarotos oikos (o asaroton) è un antenato della natura morta; in pratica era un mosaico che fungeva da pavimento e sul quale era rappresentato un pavimento sporco.
Frutta, fiori, bottiglie, strumenti musicali e ogni tipo di soggetto inanimato sono i “personaggi” ritratti nelle nature morte. Questo tipo di raffigurazioni hanno avuto una lunga e feconda storia; molti gli interpreti famosi che si sono cimentati in queste rappresentazioni pittoriche.
Le lamentazioni erano forme poetiche e musicali concepite per esprimere il dolore o il lutto. Sia in poesia sia in musica ne esistono molti esempi famosi.
“Kindertotenlieder” sono un ciclo di romanze per voce e orchestra di Gustav Mahler. Il musicista ha tratto ispirazione per la sua composizione dall’omonima raccolta di poesie di Friedrich Rückert.
“Le tombeau de Couperin”, composta tra il 1914 e il 1917, durante la Prima guerra mondiale, è una suite per pianoforte di Maurice Ravel (1875-1937); ciascun movimento dell’opera è dedicato a un amico del compositore caduto in guerra.
Il “Funerale con musica” o “funerale jazz” è un singolare modo di accompagnare un defunto alla sua ultima dimora, concedendo spazio a canti, danze e al suono degli ottoni.
Morte e sogno sono spesso associati nell’arte e nella poesia e il loro connubio in molti casi dà vita a opere enigmatiche e cariche di simboli. L’isola dei morti è una di queste.