Il ritrovamento della tomba di Tutankhamon è stata una delle scoperte più emozionanti della storia dell’egittologia, di certo, una delle più rilevanti dell’archeologia mondiale, e ha reso il suo protagonista uno dei sovrani più famosi al mondo.
Autore: Anna Rita Rossi
Passato alla storia come il faraone bambino, Tutankhamon, dodicesimo sovrano della XVIII dinastia egizia, nacque ad Amarna nel 1341 a. C.
Ebbe un regno molto breve: malato sin dall’infanzia, morì a Menfi, non ancora ventenne, nel 1323 a.C., senza lasciare un erede al trono. La sua notorietà è legata più alla sua morte che alla sua vita.
I Testi delle piramidi sono una raccolta di formule risalenti al periodo dell’Antico Regno (V e VI dinastia, a partire dal 2500 a. C.); derivano la loro denominazione dal luogo in cui furono rinvenuti e danno inizio in Egitto alla fioritura di un specifico ramo della letteratura, quello funerario.
Questi Testi rappresentano la raccolta scritta di formule magico-religiose più antica dell’antico Egitto, il loro scopo era quello di proteggere e far rinascere il faraone nell’aldilà.
La sfinge da sempre ha rappresentato un affascinante enigma, a cominciare dal suo nome: il termine viene dal greco antico e significa “strangolatrice”.
Solitamente era raffigurata come un mostro con corpo di leone e testa umana (o di falco oppure di capra), a volte era munita di ali.
Nell’antico Egitto, i defunti erano sottoposti a un giudizio severo: oltre al giudizio di Osiride, dovevano superare la valutazione di un tribunale.
Ra, dio Sole, considerato il creatore del mondo, era una delle principali divinità dell’Egitto. Nell’Amduat si narra il suo viaggio per far sorgere il sole.
La Duat, oltretomba degli Egizi, era un luogo dove si pregavano i defunti e dove le loro anime erano ospitate. Era un luogo misterioso e molto popolato.
La figura di Iside è molto complessa ed era ricordata e celebrata per vari motivi, ma è nota soprattutto per essere la sposa sfortunata di Osiride.
Gli Egizi credevano che l’anima tornasse periodicamente a visitare il corpo che l’aveva ospitata, per accertarsi che fosse ancora integro, quindi, praticavano la mummificazione per consentire alle anime dei defunti di vivere pacificamente nell’aldilà.
Osiride, una delle principali divinità della mitologia egizia, principio generatore maschile nella natura, era identificato con il sole calante e considerato signore del regno dei morti.