La letteratura non ha mai smesso di interrogarsi sul tema della morte e neppure ha tralasciato di darle una veste rappresentativa. Tra i tanti autori che hanno trattato l’argomento, analizziamo la posizione di Foscolo e Manzoni.
Autore: Anna Rita Rossi
Il romanzo “Madame Bovary” di Flaubert fu un grande successo ai suoi tempi e tuttora resta una pietra miliare della letteratura. La sfortunata storia di Delphine appassiona e coinvolge ancora numerosi lettori.
Il pittore svizzero Anker si distinse per aver rappresentato in molte sue opere scene della vita di ogni giorno. Nei suoi dipinti trova spazio anche la raffigurazione della morte che l’artista rappresentò nel corso della sua esistenza più volte
La morte può provocare strane reazioni negli uomini. C’è chi, in una visione materialista del fatale avvenimento, fa le prove del suo funerale e chi, in una visione laica dell’immortalità, predica una vita esemplare, per restare nel ricordo di chi è ancora in vita.
Il ponte dell’arcobaleno, cioè l’idea di una via che colleghi cielo e terra, mondo materiale con quello spirituale è molto antica ed è possibile ritrovarla in numerose culture, in forme anche molto diverse.
Il capolavoro di Tolstoj, il romanzo “Anna Karenina”, ha tratto spunto da esempi letterari, da una sollecitazione del tutto casuale e da un tragico fatto di cronaca.
Kramskoj riuscì a trasferire in un dipinto un dolore struggente e inconsolabile. Nella tela la sofferenza devastante di una madre è espressa con compostezza e dignità.
Luciano di Samosata è famoso per i suoi “Dialoghi”, raccolte singolari a tema, una di esse è dedicata ai morti
Per affrontare con serenità la morte, secondo la ricetta degli antichi, basta inquadrarla come un frammento insignificante, un punto in mezzo all’infinito oppure, al contrario, si può scegliere di sfidarla a viso aperto.
Pavese scrisse la poesia “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi” pochi mesi prima di togliersi la vita. Nei versi, il ricordo di un amore infelice si fonde con il suo male di vivere.