Hans Holbein fu ritenuto il supremo rappresentante dell’arte riformata tedesca. Il suo “Cristo morto” è un esempio calzante del crudo realismo misto a pietà, tipico del suo periodo e dell’area geografica da cui proveniva.
Hans Holbein fu ritenuto il supremo rappresentante dell’arte riformata tedesca. Il suo “Cristo morto” è un esempio calzante del crudo realismo misto a pietà, tipico del suo periodo e dell’area geografica da cui proveniva.
Dopo il funesto passaggio della peste nera, nascono delle sorte di prontuari di ars moriendi, che insegnano al popolo come fare una buona morte e illustrano una serie di regole utili per conquistare il paradiso.
In Francia, precisamente a Nevers, è conservato uno tra i corpi incorrotti più importanti (e ben messi) del mondo. Sono passati circa 130 anni, ed il corpo di Bernadette Soubirous sembra non volerne sapere del tempo che scorre: in una apposita teca di cristallo e cornici in legno, la sua salma è esposta proprio lì […]
Quello di Redipuglia è il Sacrario Militare più imponente ed esteso: vi dimorano le Salme di 100.187 Caduti, di cui 60.330 ignoti e 39.857 noti. Eretto nel 1938 secondo l’idea dell’Architetto Giovanni Greppi, questo Sacrario è costruito interamente in marmo chiaro ed è adagiato sul versante occidentale del Monte Sei Busi, e si trova a […]
Mitologia e religione hanno cercato di raffigurare il mondo dell’oltretomba, il luogo dove i defunti approdano dopo l’esistenza terrena; nella Bibbia ebraica questo luogo era denominato Sheol.
Il 2 novembre la Chiesa cattolica ricorda tutti i defunti. In questa occasione, mi sembra opportuno riflettere sulla consuetudine di commemorare i defunti attraverso l’edificazione di monumenti funebri e per farlo mi appello alla singolare domanda retorica con cui Ugo Foscolo apre la sua opera: “Dei Sepolcri” e alle risposte che offre ai suoi lettori.