La pittrice seicentesca Artemisia Gentileschi dovette combattere per affermare la sua arte, in una società e in un’epoca dove questa professione era appannaggio dei soli uomini.
La forza di questa donna, che andò contro pregiudizi e calunnie, sembra rispecchiarsi in Giuditta, protagonista di una delle sue tele più conosciute
Autore: Anna Rita Rossi
Solitudine e inquietudine furono le principali cifre dell’esistenza di Vincenzo Cardarelli.
Il poeta del trascorrere delle stagioni e del tempo ha trattato anche il tema della morte, sposa fedele da accogliere con serenità e consapevolezza.
Goya, artista dal grande talento e dotato di un’inesauribile immaginazione, nell’ultimo periodo della sua vita ha raffigurato, nella serie delle Pitture nere, le sue inquietudini personali e quelle della sua epoca.
Bloody Mary è il nome di un famoso cocktail. Ancora in parte controversa è l’identità del suo creatore, così come è difficile stabilire con precisione l’origine del suo nome, mentre certa è la sua incontrastata popolarità.
La Certosa di Pavia, edificata come mausoleo sepolcrale della dinastia dei Visconti, ospita anche un magnifico monumento funebre di uno Sforza, Ludovico il Moro, e della sua consorte Beatrice d’Este.
C’è chi sostiene che Van Gogh non sia morto suicida, ma propone una nuova tesi: l’omicidio accidentale che sembrerebbe rispondere meglio a certe ambiguità riscontrate nei fatti accaduti quel lontano 27 luglio 1890.
Le cause della morte di Vincent van Gogh sono tuttora incerte. La tesi del suicidio è ancora la tesi ufficiale, ma restano alcuni dubbi, ancora non del tutto fugati.
La chiesa di Santa Maria di Lubecca ha una struttura che unisce la magnificenza alla sobrietà, ospita monumenti funebri pregevoli e ha dato vita persino a una curiosa leggenda.
Nell’opera poetica di Giosuè Carducci (Valdicastello, 27 luglio 1835 – Bologna, 16 febbraio 1907) è presente una dualità conflittuale tra vita e morte. Una delle sue poesie più famose, “Pianto antico”, riflette tale contrapposizione con grande efficacia.
Le pietre d’inciampo sono una testimonianza concreta della brutalità della guerra. Un promemoria doloroso che dovrebbe farci riflettere, per evitare di fare gli stessi imperdonabili errori.