Frida Kahlo, in parte per motivi biografici e in parte per le sue origini messicane, ebbe un rapporto stretto con la morte che figura spesso nei suoi dipinti, rappresentata attraverso singolari simbolismi o in maniera esplicita

Frida Kahlo, in parte per motivi biografici e in parte per le sue origini messicane, ebbe un rapporto stretto con la morte che figura spesso nei suoi dipinti, rappresentata attraverso singolari simbolismi o in maniera esplicita
“Giuditta che decapita Oloferne” è una delle tele più drammatiche di Artemisia Gentileschi. Una scena cruenta in cui l’artista ha sapientemente mescolato realismo e violenza
La pittrice seicentesca Artemisia Gentileschi dovette combattere per affermare la sua arte, in una società e in un’epoca dove questa professione era appannaggio dei soli uomini.
La forza di questa donna, che andò contro pregiudizi e calunnie, sembra rispecchiarsi in Giuditta, protagonista di una delle sue tele più conosciute
La Certosa di Pavia, edificata come mausoleo sepolcrale della dinastia dei Visconti, ospita anche un magnifico monumento funebre di uno Sforza, Ludovico il Moro, e della sua consorte Beatrice d’Este.
C’è chi sostiene che Van Gogh non sia morto suicida, ma propone una nuova tesi: l’omicidio accidentale che sembrerebbe rispondere meglio a certe ambiguità riscontrate nei fatti accaduti quel lontano 27 luglio 1890.
Le cause della morte di Vincent van Gogh sono tuttora incerte. La tesi del suicidio è ancora la tesi ufficiale, ma restano alcuni dubbi, ancora non del tutto fugati.
Le pietre d’inciampo sono una testimonianza concreta della brutalità della guerra. Un promemoria doloroso che dovrebbe farci riflettere, per evitare di fare gli stessi imperdonabili errori.
La Pietà di San Pietro è ritenuta il primo capolavoro di Michelangelo Buonarroti. La scultura, in marmo, è custodita nella basilica di San Pietro in Vaticano.
Madame Tussaud, il cui nome è noto in tutto il mondo, aveva le idee piuttosto chiare riguardo alla sua singolare attività: “L’unico modo in cui un’impresa potente e duratura può imporsi al pubblico, è attraverso la cera”.
David dipinse il quadro dedicato alla memoria di Marat in tre mesi. Il pittore, sconvolto dalla morte del suo amico, lo ritrasse in una posa neoclassica, collocandolo in una scena scarna che esalta la virtù del soggetto raffigurato.