La figura di Cagliostro è tuttora circondata dal mistero. La vita avventurosa di questo curioso personaggio e le numerose attività da lui svolte sono tuttora oggetto di studio e riscuotono grande interesse, sconfinando spesso nella leggenda.

La figura di Cagliostro è tuttora circondata dal mistero. La vita avventurosa di questo curioso personaggio e le numerose attività da lui svolte sono tuttora oggetto di studio e riscuotono grande interesse, sconfinando spesso nella leggenda.
Basilisco è un termine greco che significa “piccolo re”.
Nei bestiari e nelle leggende europee e greche è citato come creatura mitologica e “re dei serpenti”.
Le sue caratteristiche? Uccidere o pietrificare con il solo sguardo.
Medusa è una figura mitologica, un essere mostruoso con grandi poteri, così grandi, da produrre effetti prodigiosi anche dopo la sua morte.
I crisantemi, piante ornamentali, originarie di molte parti del mondo e con un gran numero di ibridi e varietà, in Italia, sono generalmente associati al lutto.
Giovanna di Castiglia, durante la sua vita si guadagnò il soprannome di Giovanna la Pazza. Ad alimentare le voci sulla sua follia fu anche l’inconsueto corteo funebre del marito Filippo il Bello.
Il termine “catabasi” ha origine dal greco “katábasis”, che significa “discesa”. È composto da katá “giù” e básis “cammino”.
Sono davvero tante le storie che si intrecciano attorno a l’immagine folcloristica dell’Olandese Volante, il vascello costretto con il suo equipaggio a viaggiare per l’eternità.
Alcesti, figlia del re di Iolco, Pelia e di Anassibia, è un personaggio della mitologia greca, ricordato per il suo amore profondo per il consorte, Admeto, il re di Fere.
Il gesto estremo di questa eroina mitologica è stato declinato in varie opere artistiche: teatrali e musicali.
Non solo uomini intrepidi hanno varcato l’ingresso degli Inferi, anche una donna, Psiche, per amore del suo sposo, ha affrontato la stessa durissima prova.
Il tumulo è una storia dell’orrore scritta da Lovecraft per conto di una cliente Zealia Bishop tra il 1929 e il 1930. L’opera fu pubblicata solo dopo la morte dell’autore nel 1940.