Auguri di Pasqua in tempo di epidemia.
Autore: Anna Rita Rossi
La pesatura del cuore è uno dei rituali funebri dell’antico Egitto che decideva del futuro dell’anima di un defunto.
Testa di coccodrillo, zampe anteriori e tronco di leonessa, zampe posteriori di ippopotamo, non sono ingredienti di una strana pozione magica, ma una combinazione della prodigiosa fantasia degli Egizi che diede vita a Ammit (Ammut, Ammet, Ahemait), creatura mitologica, il cui aspetto doveva incutere terrore.
Gli Egizi avevano una raccolta di formule per aiutare e proteggere il defunto nel suo viaggio nell’oltretomba, noto con l’appellativo di Libro dei morti.
Gli egizi avevano anche una divinità che simboleggiava la verità, l’ordine e la giustizia. Il suo nome era Maat.
Anubi, dio della mummificazione e dei cimiteri. Il suo ruolo era quello di proteggere le necropoli e il mondo dei defunti e, probabilmente, fu per tutto l’Antico Regno il principale dio dei morti
Libitinario, un antico termine per indicare l’impresario di pompe funebri, affonda le sue origini nella mitologia e nella figura della dea Libitina da cui deriva il suo nome.
Auguri di Buone Feste!
Morte e sogno sono spesso associati nell’arte e nella poesia e il loro connubio in molti casi dà vita a opere enigmatiche e cariche di simboli. L’isola dei morti è una di queste.
Il 2 novembre la Chiesa cattolica ricorda tutti i defunti. In questa occasione, mi sembra opportuno riflettere sulla consuetudine di commemorare i defunti attraverso l’edificazione di monumenti funebri e per farlo mi appello alla singolare domanda retorica con cui Ugo Foscolo apre la sua opera: “Dei Sepolcri” e alle risposte che offre ai suoi lettori.