Una delle credenze più antiche, che affonda le sue radici in molte culture e tradizioni spirituali.

Una delle credenze più antiche, che affonda le sue radici in molte culture e tradizioni spirituali.
Parole che catturano, con straordinaria intensità, il sentimento dell’attesa e la trasformazione dell’illusione in disillusione
Il testo è poetico e malinconico, evocando l’idea di un confine tra ciò che vediamo e ciò che immaginiamo, tra realtà e sentimento. L’orizzonte diventa metafora della fine di un amore, ma anche della possibilità di un “oltre” che risiede nella mente e nei desideri.
Socrate ci insegna che il primo passo per spezzare le catene dell’ignoranza è riconoscere i propri limiti, accettare che non abbiamo tutte le risposte. Questo atteggiamento, noto come “ignoranza socratica“, non è un’accettazione passiva dell’ignoranza, ma un invito ad aprirsi alla conoscenza. Quando riconosciamo di non sapere tutto… è il momento in cui possiamo iniziare […]
Buzzati, Verga e Mann affrontano, attraverso le vicissitudini dei loro personaggi, il tema della morte, ognuno fornendo al lettore la propria personale chiave di lettura.
Monet era così legato alla sua prima moglie che la dipinse anche in punto di morte. Lo stile impressionista si adatta a ritrarre anche questo singolare e intimo momento della vita dell’artista.
“Ed è subito sera”, lirica di tre versi di Salvatore Quasimodo, è una delle poesie emblematiche dell’Ermetismo, in essa è espresso tutto il complesso dilemma dell’esistenza umana.
“Il cavaliere, la morte e il diavolo” di Albrecht Dürer rappresenta in modo simbolico il viaggio dell’uomo di fede verso la cittadella delle virtù, mentre la morte e il diavolo tentano di spaventarlo e confonderlo.
Scrittori e poeti hanno affrontato il tema della morte, giungendo, letterariamente parlando, a conclusioni diverse, a volte simili e in altri casi, addirittura coincidenti.
Anche Verga, Pascoli e D’Annunzio hanno espresso la loro idea di morte, riecheggiando esperienze vissute e tendenze della propria epoca.
“Il funerale” di Manet è un’opera che già parla il linguaggio dell’Impressionismo. Il pittore, molto probabilmente, volle rendere omaggio con questo dipinto al suo amico poeta, Charles Baudelaire.