Il romanzo “Madame Bovary” di Flaubert fu un grande successo ai suoi tempi e tuttora resta una pietra miliare della letteratura. La sfortunata storia di Delphine appassiona e coinvolge ancora numerosi lettori.
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Il pittore svizzero Anker si distinse per aver rappresentato in molte sue opere scene della vita di ogni giorno. Nei suoi dipinti trova spazio anche la raffigurazione della morte che l’artista rappresentò nel corso della sua esistenza più volte
Luciano di Samosata è famoso per i suoi “Dialoghi”, raccolte singolari a tema, una di esse è dedicata ai morti
Albert Edelfelt è uno dei tanti artisti che ha dipinto la celebrazione di un funerale.
Nell’opera del pittore finlandese è visibile una barca, sulla quale sei persone accompagnano la bara di un bambino, in un clima di serena rassegnazione e compostezza
Il “Teschio con sigaretta accesa” di van Gogh è un dipinto tra i più famosi del periodo trascorso ad Anversa dall’artista. L’opera è un originale “memento mori” che colpisce per l’atmosfera cupa e le tonalità lugubri e spente
“Giuditta che decapita Oloferne” è una delle tele più drammatiche di Artemisia Gentileschi. Una scena cruenta in cui l’artista ha sapientemente mescolato realismo e violenza
La pittrice seicentesca Artemisia Gentileschi dovette combattere per affermare la sua arte, in una società e in un’epoca dove questa professione era appannaggio dei soli uomini.
La forza di questa donna, che andò contro pregiudizi e calunnie, sembra rispecchiarsi in Giuditta, protagonista di una delle sue tele più conosciute
C’è chi sostiene che Van Gogh non sia morto suicida, ma propone una nuova tesi: l’omicidio accidentale che sembrerebbe rispondere meglio a certe ambiguità riscontrate nei fatti accaduti quel lontano 27 luglio 1890.
Pirandello pubblicò “Il fu Mattia Pascal” nel 1904; il romanzo fu subito un successo.
Le vicissitudini del protagonista e soprattutto la sua curiosa condotta di vita, che include due presunte morti e alla fine – si presume – una vera, incontrarono un grande favore di pubblico.
Hans Holbein fu ritenuto il supremo rappresentante dell’arte riformata tedesca. Il suo “Cristo morto” è un esempio calzante del crudo realismo misto a pietà, tipico del suo periodo e dell’area geografica da cui proveniva.