Categorie
Cultura musica

Schubert e il tema rinascimentale de “la morte e la fanciulla”

Per Franz Schubert, il tema della morte e la fanciulla, prima come Lied e poi quartetto, assume la forma di un dialogo musicale nel quale le frasi di una fanciulla terrorizzata e incredula si oppongono all’eloquio composto e suadente della morte.

Per Franz Schubert, il tema della morte e la fanciulla, prima come Lied e poi come quartetto, assume la forma di un dialogo musicale nel quale le frasi di una fanciulla terrorizzata e incredula si oppongono all’eloquio composto e suadente della morte.

La morte e la fanciulla è un tema artistico di origine rinascimentale, ha ispirato molti autori, in diversi campi dell’arte, ed era un tema molto caro ai romantici.
Il poeta Matthias Claudius costruì un dialogo in versi per celebrare questo singolare tema.

La fanciulla:
Via, ah, sparisci!
Vattene, barbaro scheletro!
Io sono ancora giovane; va’, caro!
E non mi toccare.


La morte:
Dammi la tua mano,
bella creatura delicata!
Sono un’amica,
non vengo
per punirti.
Su, coraggio!
Non sono cattiva.
Dolcemente dormirai
fra le mie braccia!

(traduzione di P. Soresina, Garzanti)

Con il Romanticismo, l’analisi oggettiva tipica dell’Illuminismo è abbandonata, per cui, gli uomini in generale, e gli artisti in particolare, sono messi di fronte ai propri sentimenti e turbamenti.

L’idea della morte crea un duplice effetto: incuriosisce e terrorizza. L’idea di affrontare l’ignoto e di cessare la propria esistenza circonda l’uomo di una paura costante. A questo sentimento si mescola l’idea della natura che può arrivare a troncare persino una giovane vita, una vita appena fiorita.
Ne sapeva qualcosa Leopardi quando scrisse A Silvia, dove la morte della giovane dirimpettaia del poeta simboleggia la morte di ogni speranza e illusione dell’uomo.

Schubert costruì la sua musica sul testo di Matthias Claudius e utilizzò il Lied per dare forma al tragico dialogo; il tema del Lied fu poi utilizzato nel movimento lento di uno dei suoi ultimi quartetti per archi che si fregia dello stesso titolo: Der Tod und Das Mädchen.
Il Lied fu composto nel 1817 e quando lo si ascolta, ci si sente trasportati dalla felice combinazione di musica e parole verso l’irrazionale e l’ignoto.

Nel dialogo tra i due personaggi si denota la netta contrapposizione tra il frenetico terrore della fanciulla e l’implacabile compostezza della morte che si esprime con un ritmo dall’andamento disteso e meditativo.

La morte domina il brano ed è padrona della situazione, una conferma di ciò sono l’apertura e la chiusura della composizione con lo stesso tranquillo ritmo dattilico (andamento disteso e meditativo, favorisce la discorsività dà al verso un tono calmo e solenne; nella metrica italiana il dattilo è una successione di una sillaba tonica seguita da due atone).

Ma come affronta Schubert l’idea della morte?
Sicuramente con terrore, ma anche con rassegnazione: la morte è una forza che non si può contrastare e anche il musicista, come la fanciulla, non può far altro che abbandonarsi nelle sue braccia consolatorie.

In copertina: Hans Baldung Grien – Der Tod und das Mädchen, 1517

Pinterest
Pinterest
fb-share-icon
LinkedIn
LinkedIn
Share
Instagram