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Tanatologica(mente)

Citipati: il Lord del Cimitero

Nel Buddhismo Tibetano e in quello Vajrayana, il Citipati è una divinità altresì nota come “Signore del Cimitero”.

La leggenda che lo vede protagonista narra che una coppia di asceti nel pieno della loro meditazione nei pressi di un camposanto, vennero colti di sorpresa da un ladro che li derubò per poi decapitarli.

Citipati è una divinità doppia: rappresentanti come due scheletri in coppia, i due monaci giurarono vendetta, dopo il terribile accaduto, divenendo il nemico per eccellenza dei ladri e dei criminali.

Citipati è difatti traducibile in Teschio, noto anche come ciclo eterno di vita e di morte.

Il teschio, come le ossa, ci ricordano la caducità delle cose intorno a noi, e questo è fondamentale per riflettere sul tempo e sulla vita terrena e tutto ciò che ci circonda.

Una maggiore riflessione in merito è decisiva nello sviluppare una maggiore consapevolezza di noi stessi (e, per chi ci crede, con la propria spiritualità).

Credits: Fantasmagorie

Spesso Citipati è associato anche ad una maschera – raffigurante un teschio per l’appunto – sovente utilizzate nelle cerimonie e in molti eventi folkloristici.

La loro particolarità sta nella dedizione con cui vengono prodotte, proponendo veri e propri gioielli artigianali ed artistici.

Utilizzata anche come simbolo di protezione entro le dimore, le maschere vengono prodotte con un impasto di fibre di cotone provenienti proprio dalle bandiere dove sono scritte le preghiere, insieme al sale utilizzato durante la meditazione.

Di Beatrice Roncato

Tanatologa Culturale, Tanatoesteta e Cerimoniere Funebre

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