Dissacratrice del dolore e della santità. La poesia per sovvertire le categorie di “folle” e “normale”
Dissacratrice del dolore e della santità. La poesia per sovvertire le categorie di “folle” e “normale”
da: La voce del Vento – Cap. 9 – Io e le Creature Invisibili Dopo aver attraversato montagne, mari e valli, mi fermai in un luogo che spesso passava inosservato. Era un mondo in miniatura, popolato da creature che nessuno sembrava notare, ma che erano altrettanto importanti quanto i giganti della Terra…. Insetti, muschi, licheni, […]
La poesia esprime un profondo senso di solitudine e disperazione. L’autore maledice la solitudine e l’egoismo, colpevoli di farlo sentire smarrito e incapace di percepire la bellezza della vita. Si sente alienato persino da se stesso, vedendo nel riflesso dello specchio solo il proprio volto, mentre la sua anima sembra voler fuggire verso un’altra dimensione. Il componimento si chiude con un pensiero cupo sulla possibilità di liberare l’anima dalla sofferenza e tornare alla terra, evocando l’idea della morte come ultima via di fuga.
Parole che catturano, con straordinaria intensità, il sentimento dell’attesa e la trasformazione dell’illusione in disillusione
Il testo è poetico e malinconico, evocando l’idea di un confine tra ciò che vediamo e ciò che immaginiamo, tra realtà e sentimento. L’orizzonte diventa metafora della fine di un amore, ma anche della possibilità di un “oltre” che risiede nella mente e nei desideri.
Ho cercato tante volte a immaginare una donna vittima di abusi, molestie, maltrattamenti e percosse… Ho provato un senso di vuoto totale di tempo e di memoria… un senso di impotenza e di vergogna per la difficoltà di compenetrarmi e capire. Oltre un semplice “mi dispiace” non è arrivato nient’altro… solo uno schifoso vuoto totale, […]
C’è un posto dentro di me che riconosce le certezze come violenza… Ogni fede, ogni credo, genera violenza, e le certezze sono dettate dall’egoismo… dall’ignoranza. Dio benedica la tormenta che le spazza via dal mio cuore lasciando spazio ai dubbi, alle emozioni… alle speranze. Ora sono più vivo, più razionale… sono una creatura dell’universo Luce […]
“A Night-Piece on Death” di Thomas Parnell è la prima poesia pre-romantica, appartenente alla corrente definita sepolcrale.
La Dickinson era affascinata dal tema della morte e nella sua opera poetica viene affrontato da vari punti di vista.
“Ed è subito sera”, lirica di tre versi di Salvatore Quasimodo, è una delle poesie emblematiche dell’Ermetismo, in essa è espresso tutto il complesso dilemma dell’esistenza umana.