Albert Edelfelt è uno dei tanti artisti che ha dipinto la celebrazione di un funerale.
Nell’opera del pittore finlandese è visibile una barca, sulla quale sei persone accompagnano la bara di un bambino, in un clima di serena rassegnazione e compostezza.
Molti artisti hanno raffigurato la morte, il momento del distacco, la celebrazione del rito funebre. Alcuni hanno scelto questa tematica per dare voce alle classi sociali meno abbienti, altri volevano mostrare la vita della gente comune, utilizzando, a volte, scene emotivamente forti.
Anche il pittore finlandese, Albert Edelfelt (Porvoo, 21 luglio 1854 – Porvoo, 18 agosto 1905), interessato particolarmente alla ritrattistica, dipinse scene di questo tipo.
La produzione artistica di Edelfelt comprende, oltre ai dipinti e ai ritratti storici, anche raffigurazioni naturalistiche e scene impressionistiche della vita e delle bellezze urbane parigine, dove visse per parte della sua vita.
Il pittore finlandese è stato una figura significativa del mondo dell’arte e le sue opere hanno avuto riconoscimenti anche a livello internazionale. Grazie a lui, molti altri artisti finlandesi sono riusciti ad affermarsi sulla sua scia.
Edelfelt amava il disegno e iniziò presto a coltivare questa sua passione. Seguì, per perfezionarsi, sia lezioni private sia alla scuola di disegno dell’Associazione Artistica Finlandese. Frequentò anche l’Accademia d’arte di Anversa, l’École des Beaux-Arts di Parigi, l’Accademia d’Arte di San Pietroburgo.
Ai suoi esordi, l’artista dipinse soggetti storici, poi passò dal romanticismo storico al naturalismo. Successivamente, rappresentò soggetti religiosi. Produsse in particolare molti ritratti, dove il soggetto era raffigurato nel suo ambiente naturale. In età avanzata poi, Edelfelt si avvicinò alla corrente impressionista.
È stato il primo artista finlandese di fama internazionale, i suoi dipinti furono acquistati per musei e per importanti collezioni d’arte.
Come artista finlandese più noto della sua epoca, svolse vari incarichi di rappresentanza nel mondo dell’arte, in patria e all’estero.
Fu anche membro delle accademie d’arte di Stoccolma e Copenaghen, e presidente della Società finlandese degli artisti per diversi anni, oltre che presidente della Finnish Art Association.
Nel 1885, ricevette la Legion d’Onore francese e una medaglia per il suo lavoro per la sezione finlandese dell’Esposizione Mondiale del 1900 a Parigi.
Tra le sue opere spicca “Funerale di un bambino” (Lapsen ruumissaatto), realizzato da Edelfelt nel 1879. Questo dipinto a olio è ritenuto la prima opera finlandese eseguita in gran parte all’aperto.
Edelfelt lo aveva concepito pensando alla prossima mostra al Salon di Parigi.
Nel 1880, proprio al Salon, il dipinto fu premiato con una medaglia di terza classe. Era la prima volta che un artista finlandese otteneva un tale successo alla mostra del Salon di Parigi.
Dal 1907, l’opera appartiene alle collezioni Antelli dell’Ateneum Art Museum.
Osservando il funerale di un bambino si avverte una sensazione di quiete. Sei persone trasportano la bara su una barca a remi, il mare è bluastro e tranquillo. I soggetti indossano abiti sacri: gli uomini camicie bianche, gilet e cappelli neri; le giovani donne hanno sciarpe e grembiuli bianchi.
Nel quadro, sulla sinistra, è raffigurata anche una donna anziana, vestita di nero, e una ragazzina dalle guance rosse, seduta in mezzo alla barca, che sfoggia degli abiti sulle tonalità del blu.
Dal quadro traspare un senso di modesta dignità. Le persone hanno espressioni tristi, il loro dolore è contenuto. L’atteggiamento di tutti i soggetti manifesta rassegnazione nei confronti della morte, anche se il defunto è un fanciullo. Con grande contegno accompagnano la sua bara al cimitero.
La calma giornata estiva e le persone, sedute pacificamente sulla barca, rimandano allo spettatore un’atmosfera riverente e serena.
Edelfelt ha dipinto il quadro all’aria aperta, ad Haiko, vicino a Porvoo, in una villa che sua madre aveva affittato per lui.
L’artista ha cercato di dipingere il quadro interamente nella natura, in modo realistico, in una fase artistica particolare, durante la quale si era avvicinato al realismo “en plein air”.
In copertina: Albert Gustaf Aristides Edelfelt, “Funerale di un bambino” (Lapsen ruumissaatto), 1879