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Tanatologica(mente)

Tombe illustri e dove trovarle

Davanti alla morte siamo tutti uguali, nessuno escluso. Ma, ovviamente, c’è sempre qualcuno che vuole essere ricordato post mortem, attraverso tombe imponenti e particolari.

Siamo, saremo tutti un poco al centro della scena quel giorno.

C’è che programma il proprio funerale nei minimi dettagli, così da non far scegliere a qualcun altro le proprie preferenze in merito a come vogliono andarsene da questo mondo.

C’è anche chi proprio non vuole saperne di passare inosservato anche nel post mortem: basti pensare a una serie di tombe illustri sparse per il mondo e ad alcuni personaggi dello spettacolo o famosi che hanno già fatto costruire la propria dimora eterna.

Le disposizioni, ad esempio di Nicolas Cage sono piuttosto chiare e la sua tomba già visibile nel cimitero di Saint Louis a New Orleans: una piramide – mausoleo che occupa spazio per due tombe intere!

La sua scelta gira intorno ai suoi gusti eccentrici ed esoterici: alta circa 3 metri, sovrasta per imponenza e forma le circostanti tombe.

Non vi è (ancora) il suo nome, bensì la scritta “Omnia Ab Uno“, ovvero Tutto da uno, facendo supporre un collegamento con logge massoniche o sette di illuminati..chissà!

Insomma, la sua tomba è già famosa nonostante non vi sia ancora nessuno sepolto dentro!

Un altro personaggio piuttosto eccentrico sembrerebbe essere Justin Bieber, il quale ha disposto che vengano installati impianti audio e video così che, il visitatore, possa guardarne le performances passando davanti alla sua tomba!

In quanto a tombe curiose e famose, anche quella di John Belushi non è da meno: mancato a Los Angeles nel marzo 1982, fu protagonista del film “Blues Brothers“, con Dan Aykroyd.

Sulla lastra tombale troviamo la scritta alquanto curiosa “Me ne sarò anche andato, ma il Rock e Roll continua a vivere“.

Cassius Clay, noto per lo più come Muhammed Alì, diede disposizioni minuziose in merito a come voleva fosse celebrato il proprio funerale.

Fece organizzare una processione che passava per i luoghi ai lui più cari, mentre l’elogio venne tenuto da Bill Clinton, all’epoca Presidente degli Sati Uniti davanti a circa 15 mila persone, lì per lui, per il suo ultimo saluto.

Di Beatrice Roncato

Tanatologa Culturale, Tanatoesteta e Cerimoniere Funebre

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