Categorie
Tanatologica(mente)

Le “tombe riceventi”: laddove i defunti attendevano sepoltura

Le tombe riceventi erano una sorta di magazzini dove riporre in via temporanea i defunti in attesa di sepoltura, allorquando il terreno risultava troppo freddo per le operazioni di scavo.

In inglese Receiving vault, altresì receiving tomb, erano strutture utilissime soprattutto nei mesi invernali, quando la terra, troppo fredda e difficile da scavare, non aiutava nelle operazioni di sepoltura.

In voga tra il 1800 e gli inizi del ‘900, presentavano diverse tipologie.

Inizialmente semplicissime stanze scavate sottoterra o in coincidenza di collinette, i feretri venivano riposti al loro interno per lo più apposti alle pareti su degli scaffali solidi ma semplici esteticamente.

Per evitare che vi si introducessero dei ladri, venivano installate porte molto robuste: all’epoca era piuttosto famosa anche la tratta di cadaveri per le dissezioni anatomiche.

Le stanze sepolcrali erano posizionate per lo più in zona centrale del camposanto o, altrimenti, nel retro, soprattutto i cimiteri più grandi – con maggiore spazio – potevano costruire tombe riceventi più estese e decorate ed esteticamente più piacevoli.

Ma non solo. Queste tombe erano anche dei luoghi dove riporre le salme in attesa di una cripta ancora in via di definizione e alla cui conclusione si poteva riporre finalmente il feretro.

Negli ultimi anni questo tipo di tombe temporanee sono venute a scomparire, se non a mutare, grazie ai progressi in ambito funerario, quali l’imbalsamazione e la refrigerazione, le quali permettono una conservazione temporanea della salma adeguata e dignitosa.

Hamilton cemetery. Credits: Dayton Daily News

In italiano potremmo chiamarlo anche “sepolcreto”, dove cioè i feretri possono stare al riparo dalle intemperie inibendo dissestamenti eventuali del terreno. In realtà questa tipologia è presente per lo più in Nord America, Europa settentrionale e Sud America.

Era una soluzione utile anche in casi estremi quali epidemie: l’importante numero di corpi che veniva a generarsi trovava in tali strutture la possibilità di conservare i resti in attesa di sepoltura in fossa comune o altrove.

Con il tempo, e come poc’anzi citato, con lo sviluppo di nuove tecnologie, queste stanze temporanee hanno perduto il loro fondamentale utilizzo, anche perchè grazie agli escavatori il terreno era molto più facile da scavare, ed in tempi sicuramente più brevi rispetto allo scavo manuale.


Credits: Riverview Cemetery – blogger




Di Beatrice Roncato

Tanatologa Culturale, Tanatoesteta e Cerimoniere Funebre

Pinterest
Pinterest
fb-share-icon
LinkedIn
LinkedIn
Share
Instagram