A causa della pandemia di Covid-19, i pipistrelli sono tornati alla ribalta delle cronache. I mammiferi alati, considerati veicoli del contagio, nei secoli sono stati oggetto di contrastanti attenzioni.
I pipistrelli, perfettamente in grado di destreggiarsi nel buio grazie a un sonar naturale, sono presenti nel mondo con più di 1.100 specie, questo fa di loro il secondo gruppo di mammiferi più numeroso subito dopo i roditori.
Questo curioso mammifero è passato dall’essere considerato una creatura sacra e positiva a essere figurato come compagno del diavolo e incarnazione del negativo e dell’impuro.
In ogni caso, i pipistrelli restano creature affascinanti e sono anche estremamente utili: servono a mantenere gli equilibri degli ecosistemi.
Sono gli unici mammiferi in grado di volare e nei secoli hanno fatto lavorare alacremente l’immaginario e la fantasia degli uomini con le loro singolari caratteristiche e per la loro curiosa conformazione.
Nell’antichità, in Grecia e in Africa, si riteneva che i pipistrelli fossero dei “vigilanti” sacri, soprattutto per la loro singolare qualità di riuscire a orientarsi nel buio. Sacri per i buddisti; in Cina, erano considerati animali di buon auspicio.
Nella cultura precolombiana si credeva che i pipistrelli fossero stati i primi animali a popolare la terra, mentre per i Maya i pipistrelli erano divinità della morte e del crepuscolo; sovrani del regno delle tenebre, cioè del luogo in cui approdavano le anime dei defunti.
Nel Medioevo, la fortuna dei pipistrelli subisce un netto rovescio. A causa del corpo alato ma sprovvisto di piume (connotazione tipica degli angeli) furono ritenuti compagni del diavolo o incarnazioni di Satana.
Inoltre, essendo una sorta di creatura ibrida, un incrocio tra un topo e una creatura alata generò l’idea che i pipistrelli fossero in grado di mutare natura e che avessero attitudini magiche.
Un’associazione legata a questi esseri viventi che ha avuto particolare fortuna è quella tra pipistrelli e vampiri.
La leggenda del vampiro che si trasforma in pipistrello è nata in America e ha avuto una grande diffusione, grazie a Bram Stoker e al suo leggendario personaggio, Dracula.
Lo scrittore pare si sia ispirato alla scoperta del “vampiro vero di Azara” (Desmodus rotundus), specie di pipistrelli diffusi nel continente americano che si nutrono del sangue di altri vertebrati.
C’è anche una leggenda aborigena davvero singolare legata ai pipistrelli che richiama la vicenda dei personaggi biblici, Adamo ed Eva.
La leggenda australiana narra che il dio del cielo Baiame creò il primo uomo, Ber-rook-boorn al quale diede una compagna. Baiame consacrò un albero di eucalipto che era posto accanto a un alveare e ordinò all’uomo e alla donna di non toccare l’albero, le api e il miele. La donna però non resistette alla tentazione e un giorno assaggiò il miele. Il suo gesto causò la liberazione di Narahdarn, pipistrello custode dell’albero, l’animale divenne il simbolo della morte e segnò la fine dell’età dell’oro degli aborigeni.
Dalle antiche leggende alle moderne storie a fumetti, i pipistrelli non hanno mai smesso di generare nuove fantasie negli uomini, tanto da spingere Bob Kane e Bill Finger a creare il personaggio di Batman, l’uomo pipistrello che combatte con coraggio e senza tregua il crimine.
Ora, quando al crepuscolo vedrete dei pipistrelli esibirsi in voli acrobatici, potrete lasciare che la fantasia associ a queste magnifiche e a volte disprezzate creature l’immagine di un essere oscuro che si muove nella notte per nutrirsi di sangue oppure potrete immaginare che si tratti di un giustiziere mascherato che vigila sulla sicurezza della città o più semplicemente, potrete vedere in lui l’animale utile e indifeso, che non solo è indispensabile per preservare gli ecosistemi, ma che in virtù della sua particolare dieta, libera le nostre notti estive da zanzare e insetti fastidiosi.