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Tanatologica(mente)

Le Mummie di Monopoli

Passando davanti alla Chiesa di Santa Maria del Suffragio, è quasi impossibile non notare una facciata barocca meravigliosa che richiama (se ci si avvicina un poco) il culto che si celebrava in passato entro la chiesa, quello della Morte.

Nota ai più come Chiesa delle Anime del Purgatorio, risale al 1687 divenendo sede proprio della Confraternita di Nostra Signora del Suffragio, confraternita presente a Monopoli già dal 1630 circa e presenta un portone ligneo raffigurante teschi, ossa e scheletri.

In stile squisitamente barocco, presenta 5 altari: oltre a diverse opere artistiche, al suo interno è presente un dipinto di Paolo de Matteis, “La Madonna del Suffragio” ed un organo risalente al ‘700.

Non è l’unica chiesa in Puglia ad ospitare le spoglie mortali di canonici, sicuramente, tuttavia solo in questa è presente la mummia di una bambina.

Credits: Streemit_ Portale della chiesa

Se ci avviciniamo al portale della Chiesa, risalente al 1736, noteremo come siano rappresentati, dal basso verso l’alto, alcune professioni dall’ordine gerarchico minore a quello più nobile – tra cui figurano corone regali e papali-, con al centro scolpiti due scheletri interi trionfanti.

In realtà, e questo dovremmo averlo compreso, di fronte alla Morte siamo tutti uguali, se pensiamo ad essa come livellatrice: un evento universale e irreversibile, che colpisce tutti indistintamente a prescindere dalla posizione sociale.

Sebbene un passante possa anche evitare di entrare proprio in chiesa, una finestra rimane sempre aperta: qualsiasi persona vi passi a fianco infatti, sbircerà dentro, cadendo nel tranello di ritrovarsi “faccia a faccia” con le mummie riposte accuratamente nelle teche.

Le 8 mummie dei confratelli sono adornati degli abiti prestabiliti dalla Confraternita

Credits: Terrachevive_ Particolare del portale d’ingresso

L’oratorio entro cui riposano le 9 mummie, compresa la piccola bimba – il cui nome è Plautilla Indelli – venne donata dalla famiglia Indelli nel XVII secolo.

Plautilla, a ben osservarla, riporta al posto degli occhi delle protesi ed il volto – quasi perfettamente intatto – sembra “truccato” come a voler richiamare il colorito reale di un vivente, vestita a festa.

Il Putridarium, invece, appartenente alla chiesa stessa venne realizzato grazie al supporto della famiglia Palmieri: questa tipologia di stanze finalizzate alla scolatura dei cadaveri era una pratica piuttosto presente nel sud Italia e nel Regno delle Due Sicilie.

In realtà, le mummie conservate entro la canonica della chiesa non rispettano il rito della doppia sepoltura: il processo di tanatomorfosi è stato cessato mantenendo lo stato di mummificazione – e quindi non la fase finale di scheletrizzazione – affinché potessero essere esposte nelle teche.

Credits: GiornalediPuglia.com

Intorno a questa Chiesa aleggiano storie e leggende capaci di spaventare, ancora oggi, grandi e piccini.

Si crede infatti che, per lo più di notte, si aggirino ombre fuori e dentro l’edificio, tanto che molte persone evitano di passarci a fianco appena cala il sole..se non per casi di estrema necessità.

Di Beatrice Roncato

Tanatologa Culturale, Tanatoesteta e Cerimoniere Funebre

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