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Curiosità Tanatologica(mente)

Mütter Museum: il museo dedicato alla bellezza e i misteri del corpo umano

Negli Stati Uniti, precisamente a Philadelphia, si trova un piccolo grande scrigno dedicato all’anatomia umana, il Mütter Museum dove è possibile osservare da vicino modelli anatomici e strumenti chirurgici appartenenti al XIX Secolo!

Ogni appassionato di questa categoria di collezioni anatomiche dovrà sicuramente visitare questa ricca e suggestiva mostra il cui obiettivo è proprio quello di aiutare gli ospiti a cogliere la bellezza e l’alone di mistero che lo avvolge, del corpo umano.

I musei anatomici servono proprio a questo: comprendere come siamo (realmente fatti, le nostre fragilità, e perchè no, la nostra caducità. Non a caso, infatti, i preparati esposti venivano utilizzati anche e soprattutto per analizzare le malattie che nel corso della storia hanno “accompagnato” l’uomo nel suo viaggio evolutivo.

Analizzarle, infatti, è da sempre il primo passo per comprenderle, combatterle e curarle.

Credits: Morbid Anatomy BlogSpot

Il Mütter Museum nacque nel 1863, ma la sede odierna non è quella originale, stabilita cioè a Philadelphia presso il College of Pysicians of Philadelphia nel 1909.

I modelli anatomici presenti nella collezione sono riprodotti in cera o sotto formalina, campioni osteologici – scheletrici – donati a partire dal 1858 dal Dottor Thomas Dent Mütter a scopo scientifico e accademico, ovvero per lo studio da parte degli studenti di medicina.

Ad oggi, al suo interno, si contano circa 20.000 pezzi, di cui solo una minima parte è però esposta, tra cui ad esempio la collezione dei volumi della Historical Medical Library (ospitata anch’essa entro il College of Physician di Philadelphia sede del Mutter Museum).

Ci sono barattoli di reni e fegati umani conservati e il cranio di un uomo così consumato dalla sifilide terziaria che sembra una roccia martellata. Ci sono mani mozzate secche, lucide come legno laccato, che mostrano le vene come foglie; un ovaio disteso più grande di un pallone da calcio; spine e ossa delle gambe così contorte dal rachitismo sono dolorose solo da vedere; lo scheletro di un nano che era piccolo 3 piedi e 6 pollici (1,07 m), accanto a quello di un gigante che torreggiava sette piedi e mezzo. E “Jim e Joe”, il cadavere tinto di verde di un bambino a due teste, che dorme in un bagno di formaldeide.

Strausbaugh, John (2005)

Tra i modelli in cera, annoveriamo una vasta produzione proveniente da Parigi e Londra: questi pezzi servivano qualora fossero assenti modelli reali del corpo umano.

I campioni osteologici risultano oltre i 3.000 pezzi, tra teschi e scheletri interi: tra i più famosi, quello umano più alto (per un’altezza di 228 cm!); lo scheletro di Harry Eastlack, affetto da FOP (Fibrodisplasia Ossificante Progressiva) e ben 139 teschi appartenuti ad un collezionista austriaco.

Tra gli esemplari invece mantenuti sotto spirito, ve ne sono circa 1.500, risalenti al periodo storico del XIX-XXI secolo, in cui è possibile osservare una varietà di campioni teratologici, tumorali, cisti e altre tipologie di patologie.

Credits: La Carmina

E’ l’unico museo al mondo dove è possibile guardare le diapositive del…cervello di Albert Einstein!

…e Voi? Ci farete un salto?

Di Beatrice Roncato

Tanatologa Culturale, Tanatoesteta e Cerimoniere Funebre

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