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Tanatologica(mente)

Corpo (nel) corpo: la storia di Jean Libber

L’affascinante storia di uno dei “Freak” più celebri, Jean Libbera e del suo gemello parassita.

Nato nel 1884 a Roma, Jean ha “ospitato” e portato con sè in ogni suo viaggio e show il suo gemello cosiddetto parassita: altresì noto quale “Fetus in feto“, è una anomali di tipo embrionale causata durante una gravidanza gemellare allorquando uno dei due gemelli vada a svilupparsi entro il corpo dell’altro.

Sostanzialmente, dunque, una gravidanza atipica dove il feto parassita non si sviluppa come dovrebbe, divenendo una forma malformata con arti leggermente abbozzati e non plasmati del tutto.

Nel caso di Jean, poi, era connesso sia il sistema nervoso che quello circolatorio, creando un corpo nel corpo perfettamente connessi l’uno all’altro.

Il gemello era posizionato all’altezza dell’addome: stando ad analisi ai raggi X, entro il corpo di Jean si era creata una piccola testa, appartenente dunque al corpo formatosi all’esterno del petto, il quale presentava infatti gambe, braccia, cosce ed anche.

Al gemello, così ben sviluppato nonostante ovviamente l’imperfezione, venne dato il nome di Jacques, tanto che il nostro Jean era altrettanto famoso come Jean – Jacques Libbera, riportando così entrambi i nomi.

Jean Jacques morì a soli 52 anni, nel 1936, ma non è noto il luogo di sepoltura.

Di Beatrice Roncato

Tanatologa Culturale, Tanatoesteta e Cerimoniere Funebre

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