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Tanatologica(mente)

La Gryla

Leggenda dei paesi del Nord , la Gryla è il corrispettivo della nostra Befana, tra insegnamenti e giustizia.

Detta e conosciuta anche come “La brontolona”, la Gryla era inizialmente un Troll che divenne poi una strega a tutti gli effetti.

Ad oggi è conosciuta come figura appartenente alle leggende natalizie, ma la troviamo anche ben prima della celebrazione del Natale stesso, nonostante ricopra una sorta di ruolo educativo nei confronti dei più piccoli in entrambe le visioni.

La Gryla infatti è circa il corrispettivo della nostra Befana, che giunge il 6 gennaio di ogni anno, la quale premia i più buoni ed obbedienti punendo invece chi tanto buono non è stato.

Ma non si ferma al sol carbone: ella infatti va ben oltre, poichè tenderebbe a…smembrare i fanciulli e a mangiarne le interiora, non prima di averli cotti e cucinati a puntino in un apposito pentolone entro la propria dimora-grotta.

Credits: Inchiostro virtuale

Le sue reali origini provengono dall’Islanda, laddove vive con il consorte, Leppalúði, il suo gattino nero e i cosiddetti fanciulli del Natale, creature perennemente in cerca di cibo.

La fame è proprio il tema ricorrente nelle storie che vedono protagonista la Gryla, poichè lei insieme alle sue creature vaga perennemente in cerca di bambini di cui cibarsi, ed il filo conduttore risulta essere proprio quello del terrore.

Nel 1746 però venne decretato che queste storie raccapriccianti fossero vietate poichè troppo spaventose, trasformando i mostri in dispensatori di leccornie (vedasi la nostra Befana per l’appunto).

Proprio dopo tale decreto, la storia di Gryla tende via via a scomparire lasciando posto ad altre entità (gli Jólasveinar) comunque spaventose ma meno traumatizzanti.

Di Beatrice Roncato

Tanatologa Culturale, Tanatoesteta e Cerimoniere Funebre

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