Celebrata ogni 20 agosto in Nepal, questa festa onora tutti i defunti dell’anno precedente.
Conosciuta altresì come “Sa Paru“, Gai Jaga è un evento che si svolge in Nepal, per lo più dal popolo Newar nel Kathmandu.
Si festeggiano ed onorano tutti coloro che sono deceduti l’anno precedente, e partecipano adulti e piccini, vestiti tradizionalmente e celebrato ogni 20 agosto, invero il primo giorno della cosiddetta “quindicina oscura” del calendario Gunla.
Originariamente molto antica, nata tra il 1640 ed il 1670, nacque per volere del Re Pratap Malla, il quale perse il proprio figli in modo doloroso e prematuro.
Con questa festa, il re volle dare vita nuova al proprio erede onorando al contempo tutti i defunti del suo regno.
Gai Jatra significa “Carnevale della mucca“: difatti l’abito tradizionale prevede che si indossino maschere rappresentanti proprio questo bovino, in un Paese dove la mucca (Gai) è un animale ritenuto sacro, simbolo materno e di prosperità.
La veste tradizionale prevede che i bimbi indossino gonne lunghissime con dei pendenti sulla cinta, al lato destro e sinistro, che vengono trascinati per tutto il tempo della celebrazione, affinchè i defunti possano in qualche modo “appendervisi” e così poter ascendere dal suolo al cielo.
In contemporanea, questa festa esorcizza la paura di morire ma aiuta anche ad elaborare chi è rimasto qui sulla Terra.