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Curiosità Tanatologica(mente)

Il Museo Dupuytren di Parigi

Il Museo Dupuytren fu un pilastro nelle collezioni anatomiche francesi tra cere e reperti reali, chiuso però nel 2016 e la collezione spostata al Jussieu Campus.

Il Musée Dupuytren, nato nel 1835 grazie al genio di Mathieu Orfila, fu un Museo di anatomia patologica sito nella Facoltà di Medicina di Parigi e dedicato al chirurgo – anatomista Guillaume Dupuytren.

Nella sua immensa collezione erano esposti scheletri, organi reali e in cera rappresentanti diverse malformazioni e patologie ad oggi debellate grazie ai progressi della medicina.

Inizialmente sito nel vecchio refettorio del Convento dei Cordeliers deteneva circa un migliaio di reperti sino a raggiungerne 6000.

A partire dal XIX° secolo il museo divenne protagonista di un declino seppure continuassero a pervenire nuovi esemplari anzi, la troppa oggettistica rese difficile gestire tutto il materiale.

Nel 1937 infatti il Museo venne chiuso, facendo perdere molto materiale, sino al 1967 quando Jacques Delarue (1900 – 1971) avviò una ristrutturazione del museo per la riapertura arricchendo la collezione di nuovi modelli, libri e fotografie.

Credits: Mapstr

La ristrutturazione ha ideato nuove collocazioni dei reperti in vetrine e contenitori moderni, in sale espositive nuove e con la creazione di una biblioteca che ospitasse gli archivi della Società Anatomica di Parigi.

Tra i reperti più importanti, annoveriamo i preparati anatomici e le cere: vere e proprie ricreazioni di lesioni, dissezioni, calchi di diverse patologie – tra cui labbri leporini, aneurismi, sifilide etc – di artisti della portata di Antoine Dubois (1756 – 1837). Diverse anche le riproduzioni in legno, glicerina, gesso e cartapesta.

Numerosi i reperti ossei, scheletri e crani ospitati al museo per mostrare al pubblico le diverse forme di osteomelite, tumori ossei, e malformazioni osteoarticolari.

Credits: Agoravox

Sicuramente tra le collezioni più affascinanti, la vasistica contenente pezzi conservati in formaldeide rappresentanti patologie ormai non più esistenti, tra cui cervelli, arti e organi umani e animali.

Numerosi infine gli archivi contenenti libri antichi, cartelle cliniche e fotografie.

Dal 2016 il Museo è però chiuso poichè le collezioni trasferite presso l‘Università delle Scienze Pierre e Marie Curie, a Jussieu.

L’accesso è consentito solo su richiesta motivata e solo per ricercatori e docenti, nonchè studenti nel campo della medicina, arti e patrimonio.

Di Beatrice Roncato

Tanatologa Culturale, Tanatoesteta e Cerimoniere Funebre

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