Categorie
Curiosità Tanatologica(mente)

Fuoco fatuo

Breve storia di un fenomeno, tra leggenda e realtà.

Quando si parla di fuoco fatuo, ci si riferisce ad una piccola, flebile fiamma di colore ceruleo che nasce dalla combustione tra prodotti di origine gassosa di corpi in decomposizione e ossigeno, per lo più un fenomeno antico di quando ancora i feretri (non adeguatamente sigillati) e le sepolture a terra (inumazione) ne permettevano una diversa areazione.

Era possibile infatti vederle nei pressi dei campi di inumazione, nei cimiteri, ma anche nelle paludi e nelle brughiere, a causa di un semplice processo chimico tra gas fosforo, metano prodotti non solo dalla decomposizione umana ma anche – ovviamente – da quella animale.

Le ossa infatti sono formate da calcio e fosforo che, durante la metamorfosi tanatologica permettono la produzione di queste piccole reazioni chimiche, per lo più osservabili durante la notte, lontano dalla luce solare.

Il fenomeno sarebbe facilmente osservabile per lo più nel mese di agosto, nelle calde sere estive.

Stando al folklore popolare questi fuochi rappresentavano altresì le anime dei defunti scomparsi da poco che vagavano in attesa di giungere al purgatorio.

Credits: Natura Mediterraneo

Dunque imbattersi in tale visione potrebbe essere sinonimo di oscuro presagio: i fuochi fatui potrebbero infatti essere piccoli spiriti maligni intenti a far perdere la giusta strada a colui che vi si imbatte malauguratamente.

Esistono infatti delle leggende legate ai Will-o-the Whisp, nei Paesi Bassi, in Germania e in Inghilterra che richiamano a queste figure maligne, le cui apparizioni sono state segnalate in paludi, laghi,cimiteri e zone colme di nebbia.

Queste apparizioni portebbero fuori strada, verso zone buie e isolate i viaggiatori che, estraniati, incorrerebbero a morte certa.

Scegliere di seguire il fuoco fatuo è anche, secondo la tradizione nordica, un modo per seguire altresì il proprio destino, mentre per gli antichi egizi coloro capaci di creare grande luce (o meglio, una vita virtuosa) nella vita terrena sarebbero stati capaci di ricreare questi piccoli fuochi sulla propria tomba.

Secondo altre visioni, i fuochi fatui potrebbero essere anime del Purgatorio, di bambini non battezzati o di soggetti dannati.

Di Beatrice Roncato

Tanatologa Culturale, Tanatoesteta e Cerimoniere Funebre

Pinterest
Pinterest
fb-share-icon
LinkedIn
LinkedIn
Share
Instagram