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Tanatologica(mente)

Changeling – Che creatura Tu sei?

Tipica figura del folk europeo, Changeling si ritiene fosse una creatura fantastica che sostituisse i bambini piccoli.

Secondo alcune leggende folkloristiche di stampo europeo, esisterebbe la possibilità che gli infanti umani – o perlomeno, maggiori i casi in cui sarebbero proprio i bambini ad essere coinvolti – vengano in qualche modo sostituiti da creature fantastiche e/o diaboliche per mano di esseri magici.

Come mai proprio i bambini piccoli?

Semplicemente perchè, a differenza di quelli fatati, i piccoli avrebbero una salute ed un aspetto migliore rispetto alle creature del mondo magico: la sostituzione sarebbe riconoscibile poichè gli esseri sostitutivi riportano maggiore intelligenza ma stranezza nei comportamenti.

Queste storie alquanto curiose si ritiene siano anche state realizzate per dare un senso ai casi di autismo negli esseri umani ma anche per spiegare il fenomeno della sparizione nel nulla di alcuni infanti mai più ritrovati.

Nel caso autistico, queste storie remavano a favore dell’idea che, nei tempi passati, si potesse “giustificare” l’autismo come forma diabolica o comunque non umana del soggetto: ciò comportava, in certi casi, il sentirsi autorizzati a praticare l’infanticidio poichè incapaci di gestire i piccoli con problematiche.

Credits: Axis Fairies

Secondo le diverse tradizioni europee, il changeling coinvolge un bimbo malato, figlio di fate e troll, che viene sostituito da un bambino umano: nel caso in cui la madre umana fosse capace di gestire e guarire il piccolo e diabolico sostituto, le potrebbe venire restituito il figlio vero.

Non sono inoltre rari i casi in cui però il changeling coinvolga anche un adulto, come nel caso della famiglia Cleary, formata da Michael e Bridget.

Bridget infatti, si ritiene sia stata l’ultima strega irlandese: il coniuge era convinto che la moglie avesse stretto un patto con il diavolo e sostituita da un’altra creatura, diabolica.

In questo caso però, il marito decise di recludere in casa Bridget torturandola per farle confessare un male che, ovviamente, non era reale, sino a bruciarla viva con metodi brutali.

Di Beatrice Roncato

Tanatologa Culturale, Tanatoesteta e Cerimoniere Funebre

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