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Tanatologica(mente)

Sandman

Tra sogno e realtà: parliamo di Sogno, colui che plasma il mondo onirico secondo Neil Gaiman nel suo straordinario fumetto.

Era il 1989 quando uscì il primissimo numero di The Sandman, ideato da Neil Gaiman e disegnato da Dringenberg e Kieth, illustratori ufficiali.

Questa serie formata da 75 albi racchiude in sè , oltre alle illustrazioni che sono valse a Gaiman il 46° posto tra i migliori fumetti al mondo, elementi filosofici, storici e mitologici in chiave squisitamente romanzata.

Quando parliamo di Sandman parliamo proprio di colui che indurrebbe al sonno l’uomo posando dolcemente sui suoi occhi della sabbia magica: di nero vestito e con i capelli un poco scompigliati, il signore dei Sogni riprende dalla mitologia germanica questa sua capacità di far addormentare per mezzo della sabbia.

Il suo lungo mantello nero, i suoi occhi d’ombra più cupi della Morte stessa è, dunque la personificazione di Morfeo ed il suo simbolo è un casco creato da un teschio appartenuto ad un dio ormai mancato e della sua spina dorsale.

Credits: JaMan – Sandman

Sandman fa parte dei cosiddetti Eterni (gli Endless), ovvero Sogno, Morte, Destino, Distruzione, Delirio ed infine Desiderio, tutti fratelli e creature esistenti dai tempi antichi dall’aspetto antropomorfo personificato nella propria figura.

Figura per lo più solitaria, Sogno è molto legato alla sorella Morte (Death) con cui spesso si confronta in merito a come gestire non solo i sogni ma anche gli incubi nel suo Regno, dove vivono creature fantastiche quali cavalli alati, grifoni, viverne e Caino e Abele e molti altri.

Sogno genera incubi e sogni, ma se ne nutre anche: tutte le manifestazioni oniriche dell’uomo infatti vengono da lui fagocitate.

Di Beatrice Roncato

Tanatologa Culturale, Tanatoesteta e Cerimoniere Funebre

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