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Tanatologica(mente)

Fantasmi a bordo

“Tutti gli ufficiali, compreso il capitano, sono morti, giacciono nella sala nautica e sul ponte. Forse l’intero equipaggio è morto”.

Questo lo strano messaggio che apre il nostro articolo.

Il fatto che sta per essere qui trattato risale tra il 1937 ed il 1940, poichè l’anno esatto varia secondo la fonte che ne parla.

Tutti gli ufficiali, compreso il capitano, sono morti, giacciono nella sala nautica e sul ponte. Forse l’intero equipaggio è morto” fu il messaggio di soccorso che pervenne a diverse navi sullo Stretto di Malacca (una sezione di mare tra l’Isola di Sumatra e la Penisola di Malacca) dalla S.S. Ourang Medan, una nave mercantile olandese.

Ad oggi, della nave rimangono solo quelle parole e nulla più, con un equipaggio che sarebbe stato trovato esanime ma senza spiegazioni ragionevoli.

Nessuno sa cosa accadde esattamente.

Il messaggio giunse seguito da un codice morse le cui uniche parole estrapolate furono “sto morendo“, e solo due navi statunitensi risposero ad esso, la Silver Star e la State of Baltimore, riuscendo in qualche modo a triangolare la zona da dove il messaggio proveniva.

La prima a giungere sul luogo fantasma fu la Silver Star, che in realtà non trovò segni evidenti di collisione, se non quando l’equipaggio della Silver salì sulla Ouran Medan, ove scoprì qualcosa di terribile.

Credits: History by Day

La nave era totalmente disseminata di cadaveri, i cadaveri dei 23 membri della Ourang Medan colti ancora nell’atto di indicare, di contorcersi o in espressioni raccapriccianti, come se avessero visto qualcosa di orribile poco prima di lasciare questo mondo.

Colui che quel telegramma lo aveva inviato, fu trovato con lo stesso, ed anche la mascotte di bordo, un cagnolino, fu trovato senza vita e con un’espressione quasi di ringhio verso qualche cosa.

Ma..la cosa sicuramente più strana, fu che nessun corpo aveva segni di colluttazione o simili. Nessuno.

Si decise, dunque di rimorchiare la nave ma, appena agganciata una fune per trainarla si creò un incendio il quale poco dopo si concluse in esplosione, tanto da far volare la nave in aria, sparendo nel nulla.

Ogni prova dell’esistenza della strage della Ourang venne così distrutta.

Per molti, la Ourang Medan trasportava cianuro di potassio e glicerina: probabilmente un contatto fortuito con l’acqua ed il cianuro fece sì che scaturisse una reazione fatale per tutto l’equipaggio, successivamente la nitroglicerina a contatto sempre con l’acqua esplose.

Per altri, la morte dei membri della nave fu dovuta ad un malfunzionamento nell’impianto caldaia, a causa di una perdita di monossido di carbonio, nonostante in verità i membri esterni ai locali sarebbero potuti sopravvivere.

Di Beatrice Roncato

Tanatologa Culturale, Tanatoesteta e Cerimoniere Funebre

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