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Tanatologica(mente)

Il make up mortale di Elisabetta I

Si sostiene che la morte di Elisabetta I fu determinata dall’uso di un cosmetico bizzarro e nocivo, che le provocò avvelenamento da piombo.

“La morte ti fa bella” era il titolo di un meraviglioso film e, in questo specifico caso con riferimento alla Regina Elisabetta I Tudor, non si potrebbe descrivere meglio di come – per essere le più belle del reame – talvolta in passato si utilizzassero rimedi alquanto discutibili e…mortali.

Per l’epoca, le donne delle classi aristocratiche dovevano apparire sempre impeccabili e bellissime: ovviamente gli standard di bellezza variano da epoca ad epoca e da moda a moda.

La pelle in particolar modo, doveva essere bianca come il latte, come se si dovesse divenire delle bambole di porcellana viventi.

Elisabetta I Tudor ovviamente non era esente da rimedi e trucchi di moda al tempo, dove andava molto in voga la biacca.

La biacca, altresì cerussite (da cui Ceruso Veneziano) consisteva di un pigmento di colore bianco, dalla forte coprenza il cui elemento basico era però il piombo, il cui utilizzo iniziale era legato al mondo dell’arte nel Rinascimento.

Credits: VitaAntica. In questa foto si può vedere l’effetto della biacca sulla pelle

Altri metodi per ottenere una pelle pallida come la luna, erano ad esempio il deglutire gocce di..arsenico sciolte in biscotti – ovviamente in dosi contenute – il quale annientava i globuli rossi.

Va da sè quali potessero essere gli effetti.

Tornando ad Elisabetta, però, a quanto pare mai contenta della propria bellezza e sempre alla ricerca della perfezione, con il passare del tempo iniziò ad aumentare le dosi della biacca, facendo sì che la sua pelle si disintegrasse poco a poco a causa del piombo.

Non solo: come ultimo tocco, l’utilizzo di rossetti al mercurio così da avere delle labbra color rubino, invidiabilissime.

Il mercurio con il passare del tempo portava il soggetto a depressione, perdita di memoria e irascibilità: la fine della regina non fu, insomma invidiabile come la sua meravigliosa pelle cadaverica.

Di Beatrice Roncato

Tanatologa Culturale, Tanatoesteta e Cerimoniere Funebre

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