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Tanatologica(mente)

Le bambole angelo thailandesi

Alla scoperta delle bambole – angelo della Thailandia, tra credenza e superstizione.

Tra i fatti più curiosi al mondo, sicuramente un ruomo importante, seppur poco conosciuto, lo hanno le LUK THEP, altresì note come “Child Angels” care alla tradizione thailandese.

Queste, create in plastica e inverosimilmente rimembranti creature umane, si crede abbiano qualche capacità di portare buona sorte ai possessori e che siano, dunque, possedute da spiriti.

Vengono, proprio come fossero neonati reali, curati e trattati come bebè dai proprietari, con cibo, coccole e cullati divenendo parte integrante di molti individui nella quotidianità.

Questa usanza si deve a Mae Ning, inventore delle Luk Thep, creatrice di bambole ma anche detentrice del sapere indù in merito a ritualità, oltre che essere una famosa Dj di alcune radio locali.

credits: The Times

A suo dire, le Luk Thep sono si di plastica, ma davvero possedute da spiriti buoni che portano fortuna a chi ne ha una.

Inutile dire che vi è stato un vero e proprio assalto all’acquisto di queste creature simili a piccoli umani, portati con sè nei propri viaggi o anche al ristorante!

Nonostante si dia come ufficiale la creazione di queste bambole alla Ning, in realtà si ricollegherebbero alla tradizione dei Kuman Thonf: feti nati deceduti, tenuti dai propri genitori poichè si credeva fossero custodi degli spiriti del proprio bambino morto.

Altrettanto nota è una realtà importante thailandese, ovvero che la bassa fertilità abbia portato le donne del luogo a ricrearsi maternità surrogate attraverso queste bambole, secondo anche la visione induista per la quale, attraverso le stesse.

Si possono creare nuove anime di bambini mai nati, attraverso un’interazione umana tra “genitore” e bambola- bambino.

Di Beatrice Roncato

Tanatologa Culturale, Tanatoesteta e Cerimoniere Funebre

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