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Tanatologica(mente)

Infinity Suit

E voi? Avete mai pensato di tornare alla natura indossando una tutina di…funghi?

Orbene, sin qua ne abbiamo viste di modalità innovative per andarcene da questa Terra in modi eco compatibili e sostentibili, viste le differenti problematiche legate alla sepoltura che si stanno esperendo negli ultimi anni.

Tra le innovazioni sicuramente più bizzarre e particolari, troviamo l’Infinity Suit, una tutina biodegradabile formata da funghi e micro organismi che aiutano il corpo del defunto ad accelerare la decomposizione, neutralizzandone le tossine e trasformandolo in nutriente per la terra.

L’idea, nata dall’Azienda Coeio nel 2016 , dall’ingegno di Jae Rhim Lee e Mike Ma, di origine statunitense è specializzata anche in tutine per lo smaltimento degli animali.

Questo prototipo viene a costare circa 1.500 dollari poichè ogni minimo dettaglio è creato con spore, persino le cuciture.

La sua tecnologia è basata infatti su un sistema che permette di ripulire il nostro copro da tutto ciò che ha accumulato negli anni, tra cui pesticidi e tossine, attraverso il processo di micoremediazione (ovvero, per mezzo dei funghi, si può degradare o contaminanti nell’ambiente).


Negli States sta riscuotendo un discreto successo ed è acquistabile tranquillamente (in Italia non abbiamo – ancora – tale possibilità) e fa ben sperare che tali tipologie di sepoltura prendano piede negli anni a venire.

Di Beatrice Roncato

Tanatologa Culturale, Tanatoesteta e Cerimoniere Funebre

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