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Tanatologica(mente)

Heaven’s Gate, la Setta del cielo

Storia di una setta legata al culto degli Ufo, fondata da Marshall Applewhite in California.

Questa setta, creata nel 1996 da Marshall Applewhite e Bonnie Nettles, nacque come gruppo ufologico a sfondo teosofico e biblico.

L’incontro tra Marshall e Bonnie avvenne in un ospedale e quest’ultima, invaghita di Applewhite, gli confidò di essere stata contattata dagli extraterrestri il quale le predissero del loro incontro.

Il loro percorso, ricco di studi biblici, ascetici ed escatologici raggiunse l’apice allorquando si convinsero di avere un ruolo profetico su questa terra, convinti di avere menti superiori rispetto agli altri esseri umani.

I “Due degli Ufo“, nomignolo che venne loro dato nel tempo, si convinsero invero di essere i protagonisti del Libro dell’Apocalisse ma non trovarono appoggio alcuno dalle chiese locali, piuttosto scettiche in merito alle loro profezie.

Lo scetticismo però non li placò nel cercare altrove adepti o seguaci che ne accogliessero la visione sovrannaturale: iniziarono a girare per il Paese pubblicizzandosi come capaci di contattare gli extratterestri.

Trovati degli adepti, chiamati “l‘equipaggio“, iniziarono una serie di esperimenti promettendo alle cavie di raggiungere livelli aulici evolutivi rispetto a qualsiasi altro essere umano.

Credits: NPR – il luogo del suicidio di massa

Nel 1975, Applewhite insieme ad 80 seguaci, di seguito ad un incontro in un Hotel di Waldport, scomparvero nel nulla: il gruppo iniziò da allora ad isolarsi dal mondo proprio in virtù dell’aver raggiunto livelli evolutivi oltre ogni capacità umana, nonostante però continuassero le loro opere di reclutamento negli Stati Uniti.

Ma le storie legate alle sette non hanno mai un epilogo felice.

Nel 1997 infatti, il 26 marzo per l’esattezza, vennero trovati 39 membri della setta senza vita, di seguito all’ingerimento di un veleno proprio nel periodo in cui si presumeva l’avvicinamento della comete Hale-Boop al Sole.

La cometa infatti avrebbe portato con sè l’astronave che avrebbe dovuto portarli via per mano degli Alieni.

Il suicidio massivo infatti avrebbe facilitato il trasporto della propria anima sulla cometa Hale – Boop.

La stranezza del caso suicidario sta nell’aver rinvenuto i cadaveri tutti vestiti e coperti nello stesso modo: con addosso delle Nike nere, nascosti sotto dei veli viola, i defunti – di seguito all’autopsia – morirono – di seguito ad un mix di stupefacenti, arsenico ed alcool – per soffocamento attraverso dei sacchetti di plastica.

Ancora più inquietante, al fine di dimostrare la propria purezza, furono le modalità attraverso cui gli uomini decisero di presentarsi prima della morte, attraverso la propria castrazione (mentre le donne sigillarono i genitali attraverso del nastro adesivo).

Di Beatrice Roncato

Tanatologa Culturale, Tanatoesteta e Cerimoniere Funebre

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