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Curiosità Tanatologica(mente)

Leonarda Cianciulli, storia di una saponificatrice

Una storia tanto strana quanto brutale è quella di Leonarda Cianciulli, la saponificatrice di Correggio alla quale vennero attribuiti i delitti di tre donne attraverso una pratica spietata: lo scioglimento nell’acido.

Per ogni appassionato di crimini avvenuti nel Belpaese, sicuramente la storia della Signora Cianciulli non risulta una novità tra i molteplici casi di cronaca nera.

La storia di questa donna fu attraversata da molti dispiaceri in un’epoca storica ricca di cambiamenti in ambito sociale, culturale e politico.

Ultima di sei figli, la Cianciulli sin da piccola soffriva di epilessia, la quale non le permise di vivere – soprattutto in età infantile – un’esistenza serena e spensierata.

Nel corso della vita tentò addirittura di togliersi la vita per ben due volte, una volta accadde dopo essere stata incarcerata di seguito all’imputazione dei crimini che a breve analizzeremo.

S sposò molto giovane, ancora ventenne, con un uomo che in realtà non amava e a cui fu costretta a convolare a nozze.

Un matrimonio infelice ed un’anatema legato alla figura di sua madre che le augurava una vita colma di dolore condizionarono la sanità mentale della Cianciulli nel corso della sua vita.

Una maledizione a cui additò la colpa delle morti premature dei suoi figli.

Infatti tre furono gli aborti spontanei e 10 ne morirono in culla.

Ne fu talmente colpita ed ossessionata dal farla ricorrere all’aiuto di una strega del luogo, a cui attribuì la tanto agognata gravidanza e nascita dei suoi tre figli, due maschi ed una femmina.

Ben prima dei crimini di Correggio legati alla saponificazione, Leonarda risultò piuttosto avvezza alla criminalità e alla malavita: numerose furono le condanne legate alla truffa, che le costarono anche alcuni giorni di galera, raggiro e furto.

Trasferitasi con il consorte a Correggio di seguito ad un terremoto che colpì il Vulture, e vedendo che in realtà il solo stipendio del marito non bastava a mantenere la famiglia, decise di reinventarsi come fattucchiera di paese, dedicandosi all’astrologia e alla chiromanzia.

Credits: letturefantastiche.com

Riuscì in qualche modo ad entrare nelle grazie dei suoi nuovi compaesani, soprattutto per i consigli che dava attraverso la lettura delle carte.

Non solo: era solita preparare dei dolci, visto il suo amore per la cucina, da regalare ai suoi ospiti tra cui spiccavano in particolare tre signore, future vittime della sua follia, le quali conducevano esistenze per lo più solitarie.

Iniziarono infatti, allo scoccare del Secondo Conflitto Mondiale, le prime sventure per la Cianciulli: il marito la abbandonò quando ancora la figlia più piccola andava all’asilo, mentre uno dei figli maschi venne richiamato alla leva, seppur anche l’altro, figlio tra le altre cose favorito, corresse il rischio di essere chiamato alle armi a sua volta.

La disperazione, la paura che anche l’altro figlio potesse andare in guerra, fecero sì che Leonarda ricorresse a certe pratiche magiche per allontanare ogni possibilità che la sua famiglia si distruggesse ulteriormente.

Pratiche magiche legate all’azione di sacrifici..umani che potessero in qualche modo tutelare la sopravvivenza del figlio minore.

Tra il 1939 e il ’41 avvennero una serie di delitti legati alla scomparsa delle tre donne poc’anzi citate: i sospetti ricaddero praticamente nell’immediato su Leonarda.

Credits: Pinterest

In realtà, i sospetti ricaddero anche sullo stesso figlio, il quale dovette affrontare ben 5 anni di galera, aiutando inoltre la madre a disfarsi degli abiti e degli oggetti personali delle tre vittime (nonostante in realtà non vi furono prove schiaccianti in merito).

Messa alle strette dal Commissario Serrao, iniziò pian piano a confessare i delitti e i minimi particolari: le vittime vennero infatti trucidate attraverso il modus operandi della saponificazione, la pratica cioè di scioglimento dei grassi e degli idrossidi da cui si ricava il sapone, per mezzo della soda caustica.

Non solo: a quanto pare utilizzò anche alcune parti dei loro corpi come…ingrediente speciale di alcuni timballi e tortini che era solita offrire ai suoi clienti che andavano da lei per i consulti astrologici.

Una domanda sorge spontanea: perchè uccidere tre donne pensando di salvare il figlio dal richiamo alla leva?

La Cianciulli si giustificò sostenendo che tale risoluzione le fosse apparsa in sogno: attraverso solo dei sacrifici umani infatti avrebbe potuto salvare i suoi figli.

In definitiva, le vennero imputati tutti e tre i reati, con una pena di 15.000 lire, trent’anni di reclusione ed altri tre anni da scontare entro un ospedale psichiatrico.

Di Beatrice Roncato

Tanatologa Culturale, Tanatoesteta e Cerimoniere Funebre

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