A Parigi esiste il Cimetière des Chiens, un cimitero per i cani; si trova ad Asnières-sur-Seine, nella periferia nord-ovest della capitale francese. Questo curioso cimitero non ospita solo cani ma anche altri animali, domestici e non.
La realizzazione di questo singolare cimitero si deve allo scrittore, giurista, pubblicista e filantropo, Georges Harmois (1861-19..) e alla giornalista femminista, Marguerite Durand (1864–1936), direttrice del giornale “La Fronde”.
I due, nel 1899, fondarono la Société française anonyme du cimetière pour chiens et chats (Società francese anonima del cimitero per cani e gatti) che comprò un terreno su un’isola della Senna: l’Ile des Ravageurs.
Il cimitero non ospita solo cani, come si evincerebbe dal suo nome, ma molte altre specie di animali: gatti, uccelli, ma anche cavalli e leoni. Ad alcuni di loro sono stati dedicati monumenti di una certa importanza.
Il progetto iniziale del cimitero prevedeva la costruzione di un colombario e di un museo dedicato agli animali domestici, ma furono realizzati solamente: i giardini; l’edificio d’ingresso; la necropoli che è divisa in quattro settori (cani, gatti, uccelli e altri animali).
La porta d’ingresso del cimitero dei cani è opera di Eugène Petit, architetto che aveva progettato vari edifici parigini. La porta, che si apre sul vecchio ponte di Clichy, fu concepita in stile Art Nouveau.
Nel 1987, la società proprietaria del Cimetière des Chiens decise di chiuderlo. Si scatenarono delle forti rimostranze in seguito a tale decisione e per questo, la città di Asnières annunciò un piano per ricomprare il cimitero e lasciarlo in funzione.
Il 27 giugno 1987, il sito fu catalogato per il suo “interesse pittoresco, artistico, storico e leggendario” e, nel 1989, la città di Asnières-sur-Seine ne entrò in possesso e ne detiene la gestione dal 1997.
Nel 2001, l’ingresso del cimitero fu rinnovato.
I costi delle sepolture variano in base alle dimensioni dell’animale e oscillano dai 148 ai 297 euro. Inoltre, alla somma totale da pagare, si devono aggiungere: il costo annuale della concessione; le spese di sepoltura; la muratura del monumento funebre.
Nel cimitero dei cani sono stati eretti particolari monumenti e accolti degli ospiti d’eccezione:
- Barry, spaniel alpino, predecessore del San Bernardo ha un monumento a lui dedicato dalla direzione del cimitero. Questo cane, nato nel 1800 e morto nel 1814, a Berna, era di proprietà dei canonici dell’Ospizio del Gran San Bernardo e secondo una leggenda ha salvato la vita a 40 persone
- Clément (2000-2011), il cane di Michel Houellebecq (Saint-Pierre, 26 febbraio 1956; scrittore, saggista, poeta, regista e sceneggiatore francese)
- Rintintin, cane da film, il cui discendente, Rintintin IV, era il famoso attore della serie televisiva
Kroumir, il gatto di Henri Rochefort (1831-1913; letterato, giornalista e politico francese) - Gribouille, cavallo di Marguerite Durand
Mémère o Dick, cani nelle trincee durante la prima guerra mondiale - gli animali domestici di Camille Saint-Saëns (1835-1921; compositore, pianista e organista francese); Alexandre Dumas (1802-1870; scrittore e drammaturgo francese); Courteline (1858-1929; poeta, scrittore e drammaturgo francese); Sacha Guitry (1885-1957; attore, regista e sceneggiatore francese)
- un monumento alla memoria dei cani poliziotto, edificato nel 1912, che accoglie vari cani tra cui: “Dora” (1907-1920), della stazione di polizia di Asnières; “Top“, premiato con diverse medaglie; “Papillon“, ha servito per otto anni nel 16° arrondissement di Parigi; “Léo”, ucciso in servizio
All’animale numero 40.000 sepolto nel cimitero dei cani, la direzione ha dedicato una stele commemorativa. Era un cane randagio che morì proprio davanti a questo cimitero, il 15 maggio del 1958.
Nel cimitero a tutt’oggi, hanno ricevuto sepoltura anche vitelli, mucche, maiali, pecore, galline e persino una scimmia.
In copertina: Il cancello del Cimetière des Chiens sul vecchio ponte di Clichy