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Tanatologica(mente)

La soffitta Macabra. L’arte di Lorenzo Alessandri

Alessandri, artista surrealista dallo spirito irrequieto e le cui opere sono pregne di significati esoterici capaci di stuzzicare l’inconscio di chi osserva.

Alessandri nacque nel febbraio del 1927 a Torino, città esoterica per antonomasia più volte visitata virtualmente con i nostri articoli.

La “Soffitta macabra” altro non fu che il suo primissimo studio ed anche vero e proprio movimento artistico astratto, germogliato verso la fine del Secondo conflitto mondiale, tra il 1944 ed il ’45 legato ad altri artisti tra cui Molinari e Colombotto Rosso.

Tra le sue opere più famose troviamo la serie Pascal, figure create a china ovvero i suoi affascinanti mostri protagonisti della serie de “I Posti” e di cui si contano circa 900 chine.

La Soffitta macabra era posizionata proprio a Torino e divenne in poco tempo luogo di ritrovo per giovani artisti, legati dalla comune passione di rappresentare l’arte nella sua forma certamente più macabra rifuggendo, in qualche modo qui dalla Guerra e dai suoi orrori.

Ci si chiederà come mai “macabra“, ebbene il design non era proprio dei più gioiosi ma, per noi amanti del genere piuttosto perturbante, spettrale: mensole e scaffali su cui poggiavano teschi ed altre mirabilia, quadri e schizzi con scheletri e scene lugubri – tra cui impiccagioni -, permeate da un velo di tristezza e luci fioche così da legare il nome di Alessandri al mondo dell’occulto.

Credits: Lorenzo Alessandri Pittore – Facebook

Nel tempo la soffitta divenne anche luogo di curiosità e ritrovo per studiosi di alchimia, esoterismo e filosofia orientale, una sorta di officina artistica sempre operativa in cui si leggevano libri e riviste sulla massoneria ed occultismo,

Nel 1964 creò una vera e propria rivista che diede inoltre nome alla corrente artistica, come poc’anzi sopra citato, in opposizione all’arte del tempo, Surfanta (SURrealismo e FANTAsia).

La produzione artistica di Alessandri comprese in totale, oltre alle chine 170 acqueforti, centinaia di acquerelli, xilografie e 60 ex libris, 9000 disegni anatomici creati a matita ed oltre 3000 dipinti ad olio!

Morì a Giaveno nel maggio del 2000 ma trovò come sua ultima dimora immortale il Cimitero Monumentale di Torino.

Credits: Mattatoio n.5, Lorenzo Alessandri

Di Beatrice Roncato

Tanatologa Culturale, Tanatoesteta e Cerimoniere Funebre

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