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Tanatologica(mente)

Cane nero

In Inghilterra il nostro Fido è protagonista di una leggenda quale fantasma mostruoso messaggero dell’Aldilà.

Non solo il gatto nero, spesso associato alla stregoneria, è protagonista di leggende e folclore che lo vedono quale intermediario del demonio.

Anche l’amico più fedele e fidato dell’uomo, il Cane sembra avere un ruolo preminente nella cultura di massa del Regno Unito, spesso associato ad un enorme essere mostruoso, un fantasma, dagli occhi rossi grandi ed un pelo lucido, nero e folto.

Ghost Dog, il cane fantasma è una creatura tornata dall’oltretomba, di cui – nella storia – sono state diverse le segnalazioni per lo più in zone isolate e di campagna, percorsi abbandonati o aree adibite ad esecuzioni capitali.

Imbattersi in un Cane Nero di questa tipologia sarebbe sinonimo di fatti infausti ed imminenti; si muove lesto, e solo durante la notte.

Le sue origini risalgono già all’epoca medievale, dove come ben sappiamo diverse tipologie di animali (gatti, cani, capre, rane, rospi corvi e gufi) sono state catalogate come creature legate al mondo della stregoneria, e per questo spesso e volentieri atrocemente massacrate.

In base alle differenti zone, il Cane Nero riporta diverse nomenclature: Padfoot nello Yorkshire, Gytrash o Skriker nel LAncashire e Black Shicks nell’Anglia Orientale.

Credits: Portal dos Mitos

Diversi inoltre, in letteratura, i richiami a questa creatura: da Paulo Coelho ne “Il cammino di Santiago”, dove il protagonista del romanzo si imbatte in un fantasma di un enorme cane nero o anche in Jane Eyre, di Bronte, dove si parla espressamente di Gytrash.

Anche nel manga giapponese di Kentaro Miura, Berserk, si parla di un cane nero ovvero la creatura in cui si trasforma il protagonista, Gatsu, quando indossa l’armatura del Berserk.

Di Beatrice Roncato

Tanatologa Culturale, Tanatoesteta e Cerimoniere Funebre

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