Categorie
Curiosità Tanatologica(mente)

Il rito dell'”Affascino”

Affascino, ovvero sintomatologia provocata dal malocchio, dall’invidia o dalla fissazione di qualcuno nei confronti di una persona.

Fare l’Affascinu“: trattasi del rituale che aveva (ed ha) il fine di allontanare il malocchio ma, da dove nasce questa tradizione popolare?

Il termine deriva proprio da “fascinar“, invero fattura, malia qualcosa di legato per l’appunto al malocchio, incantare attraverso il malocchio insomma.

Affascinatu invece è colui o colei che divengono oggetto di tale jettatura, per la quale risultano necessari riti affinché essa venga allontanata dall’individuo.

Non si pensi che tale credenza e ritualità siano svaniti dalla società contemporanea: troviamo ancora molto radicata la pratica nel sud Italia, tra Puglia e Calabria, tra devozione religione e paganesimo celato ma ben radicato.

Da cosa può nascere il malocchio? Troviamo due distinte motivazioni: la reale intenzione di fare del male a qualcuno attraverso una fattura (per invidia, cattiveria o vendetta) o semplicemente guardandola!

Altresì capita che l’Affascino scaturisca da semplici ed innocui pensieri, come ad esempio il pensare ad una persona tanto da indurle del malessere tanto è forte il pensiero!

Credits: Rivista Mathera

Vi era l’usanza di, quando si incontrava una persona, benedirla attraverso la frase “Benedica, chi bella giuvane, fore affascinu!” per poi sputare verso essa per allontanare qualsivoglia forma di affascino.

Altresì, per allontanare il malocchio, si riponevano – e tutt’ora accade – degli amuleti nell’ingresso delle abitazioni così da allontanare qualsivoglia forma maligna.

Non tutti gli affascini però sono uguali: vi sono quelli più innocui e dunque risolvibili e quelli più potenti e malvagi, detti “occhi del mondo” che le donne di alcuni piccoli paesi sapevano risolvere grazie alla conoscenza e alle tradizioni generazionalmente tramandate.

Da come ci si può rendere conto di essere stati affascinati? Troviamo, tra gli effetti dolori allo stomaco, mal di testa e nausea ed una profonda sonnolenza.

Credits: Steemit

Come scongiurare la jettatura alla persona cui si fanno complimenti? Concludendo la frase con “benedica”.

Veniamo ora ai rituali che le anziane donne erano solite utilizzare per allontanare il malocchio:

«Riempio d’acqua un piatto di porcellana e vi lascio cadere per tre volte tre chicchi di sale grosso in altrettanti punti diversi – spiega Angela -. Poi, mentre bisbiglio delle preghiere segrete, verso nel recipiente alcune gocce d’olio e le osservo: nel caso in cui l’olio resta a galla vuol dire che non vi è alcun malessere. Ma se si allarga la diagnosi per la persona malata è l’affascino e l’operazione per essere efficace va ripetuta una seconda volta […] Qualunque sia il verdetto, l’anziana conclude il procedimento facendo il segno della croce prima a sè stessa e poi per tre volte col pollice della mano destra sulla fronte del “paziente”, il tutto recitando sottovoce un Ave Maria, un Padre Nostro e un’altra preghiera dal contenuto segreto».

Fonte: Barinedita

Infine, il prodotto di acqua, olio e sale viene buttato laddove non vi sia passaggio di persone così da non “contaminarle”.

Di Beatrice Roncato

Tanatologa Culturale, Tanatoesteta e Cerimoniere Funebre

Pinterest
Pinterest
fb-share-icon
LinkedIn
LinkedIn
Share
Instagram