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Tanatologica(mente)

Il caso di Elisa Lam, un’insolita sparizione

La tragica e misteriosa morte di Elisa Lam di cui, ancora oggi, non si pervengono le cause.

L’ultima volta che Elisa venne vista in vita era il 31 gennaio del 2013, nella hall di un hotel di Los Angeles, il Cecil Hotel.

Il suo corpo esanime verrà ritrovato il 19 febbraio dello stesso anno entro una cisterna dell’hotel, all’età di soli 21 anni.

Elisa, una studentessa canadese dalle origini cantonesi, si trovava a Los Angeles in vacanza, documentando sul proprio blog personale tutti gli avvenimenti del soggiorno.

Non solo, aveva un ottimo rapporto con i genitori, che contattava quotidianamente attraverso anche brevi telefonate.

Il 31 gennaio fu però l’ultimo giorno in cui si ebbero sue notizie: sparì infatti improvvisamente da qualsiasi contatto e telecamera dell’hotel Cecil.

Le ultime immagini di Elisa furono riprese all’interno dell’ascensore, grazie alle telecamere lì installate: a guardare il filmato, alquanto per certi versi spettrale sembra davvero spaventata e “sfuocata”, come in una foto venuta male, agitando le mani per portarle poi alle orecchie.

La Polizia di Los Angeles non tardò ad arrivare, così come i sui genitori: non c’era alcuna prova o indizio che potesse però aiutare nelle indagini.

Il filmato dell’ascensore mostra un comportamento strano di Elisa, come se stesse cercando di allontanare entità invisibili, come se qualcuno la stesse perseguitando.

Cosa accadde? Un omicidio, un suicidio?

Credits: FanPage – gli ultimi istanti di Elisa in ascensore

In realtà negli anni sono emerse alcune valutazioni ed ipotesi in merito alla vicenda, tra le quali la possibilità che Elisa fosse stata sottoposta ad una terapia farmacologica a causa di un disturbo bipolare.

Secondo quanto analizzato, la ragazza poteva essere – in quegli ultimi attimi in ascensore – sotto una crisi psicotica e che il suo decesso non sia avvenuto per omicidio bensì per cause naturali.

Va però riferito che, in quel periodo, accaddero cose alquanto bizzarre entro l’hotel, grazie alle quali fu possibile rinvenire il corpo della Lam.

L’acqua ed il rifornimento idrico, da quanto riferito dagli ospiti dell’hotel non erano affatto gradevoli: l’acqua era nera ed emanava un odore terribile, così come il sapore disgustoso.

Piccole stranezze a cui magari inizialmente non si faceva caso.

Sin quando il 19 febbraio 2013, un addetto dell’hotel deciso di andare a controllare i serbatoi idrici..e venne trovato il corpo di Elisa, in avanzato stato di decomposizione e totalmente nudo.

L’autopsia però, ne garantì e dimostrò un decesso accidentale..ma non è chiaro come sia potuta giungere al tetto, laddove sono posizionate le cisterne.

A quanto pare però, in passato accaddero già altri fatti inquietanti proprio lì, tra le quali quelle legate a due serial killer degli anni ’80 e il suicidio, nel 1962 di una donna che, lanciandosi nel vuoto uccise accidentalmente un pedone.

Di Beatrice Roncato

Tanatologa Culturale, Tanatoesteta e Cerimoniere Funebre

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