“Cenotafio” e “famedio” sono solo due dei tanti termini usati per indicare monumenti o costruzioni di pregio dedicate alla memoria.
Un “cenotafio” è un monumento sepolcrale che viene eretto all’interno di una chiesa o in un altro luogo, allo scopo di preservare la memoria di una persona o un gruppo di persone sepolte altrove.
Il termine cenotafio deriva dal greco e significa “tomba vuota” (kenòs: “vuoto” e tàphos: “tomba”).
In Italia possiamo citare come esempio famoso di cenotafio quello di Dante Alighieri (1265-1321) a Firenze, edificato nella Basilica di Santa Croce e citato da Ugo Foscolo (1778-1827) nel suo carme “Dei sepolcri”.
Altro famoso cenotafio (The Cenotaph) è quello che si trova a Londra. Realizzato nel 1919, è dedicato ai caduti delle forze armate britanniche.
In Giappone, a Hiroshima, presso il Parco della Pace, esiste un altro noto cenotafio, dedicato ai morti del bombardamento nucleare.
Interessante è anche il cenotafio utopistico, immaginato da Étienne-Louis Boullée (1728-1799; architetto e teorico dell’architettura francese del periodo neoclassico) per celebrare Isaac Newton (1642-1726; matematico, fisico, filosofo naturale, astronomo, teologo, storico e alchimista inglese).
Boullée aveva pensato a una struttura composta da una forma sferica poggiata su una base cilindrica a gradoni, in tal modo voleva richiamare gli studi e le scoperte fatte dal famoso scienziato.
Ci sono molti esempi famosi di cenotafi dedicati alla memoria di personaggi illustri, in Italia e non solo:
a Napoli, il “Cenotafio di Virgilio”
a Venezia presso la basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari, il “Cenotafio di Antonio Canova”
a Certosa di Pavia, nell’omonimo monastero, il “Cenotafio di Ludovico il Moro e Beatrice d’Este
a Parigi, nel colombario del cimitero di Père-Lachaise, il “Cenotafio di Maria Callas”
a Vienna, nel Zentralfriedhof (cimitero centrale), il “Cenotafio di Wolfgang Amadeus Mozart”
a Caprioli (Salerno), il “Cenotafio di Palinuro”
ad Agra, in India, i “Cenotafi dell’imperatore e dell’imperatrice” nel Taj Mahal
Per quanto riguarda il “famedio”, esso indica una costruzione o un insieme di costruzioni di pregio realizzate per ospitare sepolture o per ricordare personaggi illustri; rappresenta la parte monumentale dei grandi cimiteri cittadini.
Il termine, deriva da due parole latine: fama (“fama”) e aedes (“tempio”) e significa, appunto, “tempio della fama”.
Il famedio ha solitamente forma di tempio ed è collocato all’entrata del cimitero oppure in una zona di rilievo. È destinato a ospitare sepolture di personaggi famosi e in molti casi si trova vicino alla cappella cimiteriale. Può anche essere edificato in ricordo dei caduti in guerra.
In copertina: Cenotafio di Palinuro a Caprioli (Salerno)