Quello di Guadalupe, a Tempe Arizona, è un antico cimitero addossato a delle strutture abitate: racchiude in sè un mix di cultura indiane Yaqui e ispaniche, nato nel 1904.
La particolarità di questo camposanto è una parete dove è stato realizzato un murale rappresentante il Giorno dei morti – El Dia de los Muertos, un inno alla vita che si intreccia alla morte in modo gioioso e giocoso.
La morte per queste culture infatti prevede una visione dove essa non sia vittima di taboo sociali e culturali, come spesso accade in culture altre e a noi ben più note: le tombe infatti, nel giorno dei morti vengono ripulite, decorate, e ci si ritrova per condividere cibo e bevande per celebrare il proprio caro, ma anche la vita.
Non mancano infatti musica e risate, giocattoli e pupazzi in ricordo degli infanti, tantissimi fiori freschi e piccoli doni.
Anche chi non ha più una famiglia ed è qui sepolto in realtà non è mai solo: i frequentatori ed i visitatori occasionali di questo cimitero si prendono cura anche dei dimenticati.
Ogni parete del cimitero riporta immagini e simboli sacri per mostrare come questo luogo cerchi di confortare chi è solo di passaggio e chi invece vi ha trovato dimora eterna.
Ogni tomba qui presente racconta una storia, per mezzo sia delle decorazioni individuali che degli oggetti personali appoggiati sulle tombe stesse.
Il cimitero dall’anno della sua costruzione – 1904- è rimasto ubicato esattamente lì, nonostante i copiosi lavori di costruzione avvenuti a partire dagli anni ’80, dovuti all’espansione suburbana verso la zona di Tempe e proveniente da Phoenix.
Una sola cosa non esiste più del camposanto, ovvero la chiesetta, ma è possibile vistarne una altrettanto importante costruita nel 1914 e a pochi chilometri da questo cimitero, dedicata a Nostra Signora di Guadalupe.