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Tanatologica(mente)

Le mummie di San Bernardo in Colombia

A San Bernardo, in Colombia sono ospitate delle mummie alquanto preziose: sembra che non abbiano intenzione alcuna a decomporsi e, a quanto pare, nessuno sa dare una spiegazione logica a ciò.

Nel Cimitero di Guanajuato infatti nonostante molte ricerche e sopralluoghi non si riesce a spiegare come mai questi corpi non riescano a decomporsi.

San Bernardo in realtà non è una città di enormi dimensioni si trova sulla cima delle Ande a tre ore da Bogotà e queste mummie, esposte nello stesso cimitero del paese, vennero rinvenute negli anni ’50 del ‘900 di seguito alla dislocazione del cimitero di seguito ad un’alluvione.

Sicuramente Guanajuato non è l’unico cimitero dove siano stati trovati resti simili, vi sono infatti anche altri piccoli siti nella zona con la stessa peculiarità.

Gli autoctoni credono che la conservazione ottimale dei corpi sia forse dovuta ad una dieta particolare legata proprio alla zona di ritrovamento: guatila e baluthere – due frutti piuttosto insoliti – sarebbero la causa della pietrificazione naturale delle salme.

Ma la dieta non spiega come mai anche i vestiti siano riusciti a sopravvivere alla violenza del Tempo.

Per altri in realtà è grazie al clima e all’alta quota, ragioni ben più probabili e plausibili.

Credits: Maxresdefault

I gas sotterranei e la composizione chimica dello stesso terreno aiutano difatti la buona conservazione dei corpi di seguito all’inumazione, ovvero la sepoltura a terra.

Non vi sono, dunque, azioni esterni o per mano dell’uomo che intervengano su questo processo.

Ad oggi questi esemplari sono osservabili e custoditi entro apposite teche di vetro, nel pieno rispetto però dei corpi che vengono curati proprio dai discendenti e dalle loro famiglie, che ne permettono un uso “didattico” ed educativo.

Di Beatrice Roncato

Tanatologa Culturale, Tanatoesteta e Cerimoniere Funebre

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