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Tanatologica(mente)

Storia dei Tarocchi, tra fato e fatalità

Ogni civiltà al Mondo ha, nel corso della propria evoluzione, creato e seguito sistemi divinatori basati sull’utilizzo di tavole divinatorie. Tra questi, il gioco dei Tarocchi.

Dal domino alle carte cinesi, indiane, al mahajong ogni paese ha creato tavolette – dal metallo all’avorio alla carta ed altri supporti – incise da cui leggere il futuro ripercorrendo tutta la storia del consultante, dai bisogni alle aspettative a venire.

Un mazzo di Tarocchi consiste di 78 carte rappresentanti altrettante figure allegoriche che il cartomante deve essere bravo a “leggere” secondo la diversa simbologia indicata e secondo – anche e soprattutto – le proprie doti ancestrali: non tutti sono capaci o hanno il dono di sapere leggere le carte.

Non basta infatti soltanto dare un significato ai simboli, bensì decodificarli e creare altresì una reazione primordiali in chi chiede il consulto.

Oggi, la pratica della lettura dei tarocchi – senza riferirci alle tante possibilità offerte alla cui base vi è sola sete di guadagno e molta ignoranza in chi si mostra come detentore di tale dote – sta riprendendo piede, tra curiosità e speranza da parte di chi, in qualche modo, cerca di avere notizie in merito a buoni esiti, il ritorno di un amore, la fortuna nel lavoro e nel futuro.

Ce’è chi vi crede e chi no, ma queste sono responsabilità soggettive!

Alla base della lettura si presuppone un linguaggio parascientifico, secondo la quale la lettura del futuro si classifica per mezzo della precognizione: il sesto senso risulta essere un’abilità comune a tutti gli uomini, ma solo alcuni riescono a non soffocare questa peculiarità ancestrale.

Esso è il senso capace di captare tutto ciò che sfugge agli altri 5 sensi: secondo Jung esso segue la Teoria della sincronicità, per la quale eventi/cose simili tendono sempre a convergere nello stesso tempo e spazio.

Tutto è già scritto, deve solo essere registrato: l’Astrologia attribuisce una peculiare sensibilità in materia ai tre segni di Acqua Scorpione, Cancro e Pesci.

Veniamo però ora alla descrizione delle carte: gli Arcani (o Lame) Maggiori 22 – e gli Arcani Minori56 – .

Credits: Secret Astrology

Gli Arcani Maggiori propongono un carattere altamente allegorico, con i loro numeri, figure e lettere delle diverse tappe e circostanze dell’esistenza umana: l’inizio e la fine, così come la morte e la vita, l’odio e l’amore, il trionfo e la caduta, l’evolversi e la stasi così come la felicità e la tristezza.

La lettura, sia chiaro va interpretata in maniera non definita: ogni carta infatti va letta in rapporto alle altre e secondo, anche, il verso: un Arcano molto positivo, qualora capovolto può comportare l’eccesso della positività nella sua negatività.

Vi sono alcune carte molto, molto forti quali l’Imperatrice/Imperatore, il Bagatto, la Ruota, la Morte, l’Impiccato, la Luna, il Sole, il Diavolo e la Papessa, così come la Forza, ed altre meno potenti quali il Papa, il Carro, l’Eremita, le Stelle, il Mondo.

Il cartomante deve essere dunque capace di leggere il significato di queste carte bilanciando significati, intuito e simbologia.

Vi sono quindi gli Arcani Minori: Bastoni, Coppe, Denari, Spade, Regina, Re, Fante e Cavaliere, e i diversi numeri, da 1 a 10, dalla forte connotazione sacra.

Quando darsi alle letture? Preferibilmente al Plenilunio, momento di estrema espansione dell’emotività, in particolar modo quelli tra dicembre – gennaio, 21 aprile – 20 maggio, 22 giugno – 22 luglio, agosto -settembre poichè la Luna risiede nei segni di Acqua.

Ma anche gli Equinozi e Solstizi sono preferibili come periodi, così come la notte di Valpurga, Halloween e le 12 notti sante, tra il 26 dicembre e il 6 gennaio.

Preferibili sono le giornate del lunedì, mercoledì e venerdì.

Da evitare invece i periodi influenzati dall’Ariete 21 marzo – 20 aprile, i mesi 21 maggio – 21 giugno, 23 agosto – 22 settembre e 22 dicembre – 20 gennaio.

Meglio non consultare nei giorni del martedì e del sabato, nonchè la domenica.

Credits: Vogue

Ma non se ne abusi, ovviamente: consultare troppo le carte anzichè rassicurare può comportare ad una sorta di dipendenza e confusione poco produttive.

Di Beatrice Roncato

Tanatologa Culturale, Tanatoesteta e Cerimoniere Funebre

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